Bøger af Paolo Valera

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  • af Paolo Valera
    40,99 kr.

    Pubblicato nel 1881, a distanza di due anni da "Milano sconosciuta", "Gli scamiciati" ne rappresenta a tutti gli effetti una sorta di continuazione. Se già nella precedente opera Valera aveva raccolto i propri reportages per descrivere dettagliatamente l’esistenza del sottoproletariato urbano milanese, questo libro ci propone ora un autentico viaggio-inchiesta lungo il Naviglio, a bordo di un’umile imbarcazione che trasporta Nosetti e la sua banda di ladruncoli. Alla stregua di una piccola Odissea, "Gli scamiciati" racconta le peripezie e le avventure di un gruppo di disperati, sullo sfondo di una Milano che cambia ma che, alla fin fine, rimane sempre la stessa metropoli di sempre: terra di iniquità, di conflitti sociali e di malcostume.Paolo Valera (1850-1926) nasce a Como da una modesta famiglia di lavoratori. Sposati molto presto gli ideali progressisti, nel 1866 si arruola nell’esercito garibaldino per prendere parte alla Terza Guerra d’Indipendenza. Considerato fra i massimi esponenti della seconda Scapigliatura, Valera fonda varie riviste d’ispirazione socialista, che lo costringeranno anche ad alcuni periodi di esilio all’estero, e si afferma come giornalista e autore di romanzi a sfondo verista e naturalistico. Le sue opere più note sono "Milano sconosciuta" (1879), "Gli scamiciati" (1881), "Amori bestiali" (1884) e "La folla" (1901). Poco prima di morire, ridotto ormai a una condizione di indigenza, scrive una controversa biografia di Mussolini, che desterà reazioni violente sia da parte del regime che del fronte socialista.

  • af Paolo Valera
    36,99 kr.

    Pubblicato originariamente nel 1879, "Milano sconosciuta" raccoglie vari reportages precedentemente scritti dall’autore. Con uno stile schietto, che non lascia margini a perbenismi di sorta, Valera si lascia guidare dalle suggestioni di una Milano un po’ ombrosa, abitata da quel sottoproletariato urbano di cui lui stesso è stato sensibile esponente. Con l’intento di sconcertare il suo pubblico, egli delinea una vera e propria mappa dei luoghi del vizio meneghini – dai bordelli alle bische – denunciando al contempo la profonda iniquità di una società che fa finta di non vedere i disperati, i diseredati e i miserabili che affollano i sobborghi di Milano. Un’opera preziosissima, che ci regala una descrizione genuina delle miserie che affliggevano i poveri all’indomani dell’unità italiana...Paolo Valera (1850-1926) nasce a Como da una modesta famiglia di lavoratori. Sposati molto presto gli ideali progressisti, nel 1866 si arruola nell’esercito garibaldino per prendere parte alla Terza Guerra d’Indipendenza. Considerato fra i massimi esponenti della "seconda Scapigliatura", Valera fonda varie riviste d’ispirazione socialista (La plebe, La folla) – che lo costringeranno anche ad alcuni periodi di esilio all’estero – e si afferma come giornalista e autore di romanzi a sfondo verista e naturalistico. Le sue opere più note sono "Milano sconosciuta" (1879), "Gli scamiciati" (1881), "Amori bestiali" (1884) e "La folla" (1901). Poco prima di morire, ridotto ormai ad una condizione di indigenza, scrive una controversa biografia di Mussolini, che desterà reazioni violente sia da parte del regime che del fronte socialista.

  • af Paolo Valera
    58,99 kr.

    Dato alle stampe nel 1901, con lo stesso titolo della rivista fondata proprio da Valera, "La folla" è un romanzo a sfondo verista, che risente profondamente della Scapigliatura e degli ideali socialisti dell’autore. Ambientato nel Casone del Terraggio di Porta Magenta, esso è a tutti gli effetti un affresco della vita dei più miserabili, trattati con piglio naturalistico e profonda sensibilità psicologica. Si tratta di una carrellata di volti, storie e paesaggi che rispondono tutti al medesimo paradigma: raccontare la povertà e la disperazione senza pietismi né moralismo. Personaggi come l’Annunciata, che convive col senso di colpa dei tanti aborti fatti, o l’Agata, madre di ben undici figli e che fantastica di ucciderne uno gettandolo dal balcone, si scolpiscono nella mente di chi legge per non uscirne più. Importante testimonianza di un’epoca, "La folla" è anche una sentita denuncia delle ingiustizie che governano la società. Un’opera che non ha perso nulla, quindi, della sua dolorosa attualità...Paolo Valera (1850-1926) nasce a Como da una modesta famiglia di lavoratori. Sposati molto presto gli ideali progressisti, nel 1866 si arruola nell’esercito garibaldino per prendere parte alla Terza Guerra d’Indipendenza. Considerato fra i massimi esponenti della "seconda Scapigliatura", Valera fonda varie riviste d’ispirazione socialista (La plebe, La folla) – che lo costringeranno anche ad alcuni periodi di esilio all’estero – e si afferma come giornalista e autore di romanzi a sfondo verista e naturalistico. Le sue opere più note sono "Milano sconosciuta" (1879), "Gli scamiciati" (1881), "Amori bestiali" (1884) e "La folla" (1901). Poco prima di morire, ridotto ormai ad una condizione di indigenza, scrive una controversa biografia di Mussolini, che desterà reazioni violente sia da parte del regime che del fronte socialista.

  • af Paolo Valera
    40,99 kr.

    Pubblicato per la prima volta nel 1884, "Alla conquista del pane" è il secondo dei romanzi di impianto naturalistico in cui Paolo Valera denuncia con violenza le ingiustizie sociali e le sofferenze del proletariato e del sottoproletariato urbano dell'Italia del suo tempo: il degrado sociale, la miseria e la disperazione si mescolano, autoalimentandosi come una fiamma che non si spegne mai, nei luoghi del vizio e nelle periferie dove la classe sottoproletaria è abbandonata a se stessa.Paolo Valera (1850 – 1926) è stato un giornalista e scrittore italiano esponente della corrente verista. Scrittore impegnato e contro corrente, fondò e diresse i periodici La plebe e La folla. Unendo alcuni dei suoi reportage più significativi, nel 1879 pubblicò l'opera dal titolo 'Milano sconosciuta', che per la cruda analisi sociale fu presto sottoposta a un processo per diffamazione. L'opera sarà solo la prima di una produzione vastissima ed eclettica, testimonianza di un indomito impegno sociale.