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    Rakkaudesta, nuoruudesta ja petoksesta.Nuori Chiarina on rakastunut Giovanninoon. Valitettavasti nuorimies ei ole tytön äitipuolen donna Gabriellan mieleen, sen enempää kuin mikään muukaan, mitä Chiarina haluaa, tekee tai on. Ankaran ja äkkipikaisen äitipuolen luonteen tietävät kaikki, mutta kyllähän tyttö pitää kurissa ja nuhteessa pitää. Chiarina ei kuitenkaan ole valmis luovuttamaan. Hänelle asia on selvä – Giovannino tai kuolema.Mutta kun Giovanninosta sitten tulee tuttu vieras donna Gabriellan talossa, alkaa nuorukainen yllättäen tehdä vaikutuksen tytärpuolen lisäksi donnaan itseensä. Sinisilmäinen Chiarina on onnensa kukkuloilla saadessaan viettää aikaa rakastettunsa seurassa, eikä huomaa katseita, joita hänen selkänsä takana vaihdetaan. Mitä tapahtuu, kun salaisuuden verhot väistyvät?Matilde Serao (1856–1927) oli italiailainen kirjailija, joka käytti kirjailijanimeä Gibus del Mattino. Kirjailijanuransa lisäksi Serao työskenteli toimittajana, ensin yhdessä puolisonsa kanssa ja erottuaan tästä oman lehtensä johdossa. Hänen tuotannostaan on suomennettu viisi romaania ja yksi novelli.

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    Chiunque conosca Matilde Serao è senz’altro consapevole di non doversi mai sorprendere più di tanto: oltre che grandissima giornalista, fondatrice e direttrice del Mattino, nonché scrittrice prolifica, è stata infatti anche una critica dallo sguardo arguto e raffinato. Il presente volume – pubblicato nel 1906 – raccoglie tre suoi contributi, ancora oggi di stringente attualità: "Sognando", "La donna ispiratrice" e "Carlo Gozzi e la fiaba". Spaziando dalle riflessioni filosofiche sul valore esistenziale dell’immaginazione al topos della donna come musa ispiratrice, dal ruolo dello scrittore moderno al peso che ricopre la tradizione orale in letteratura, la grande autrice campana offre a chi legge una serie di pensieri mai banali, resi ancora più godibili dalla prosa fresca e vivace di una giornalista navigata. Insomma, una piccola perla di critica letteraria, adatta sia per gli amanti del genere, sia per chiunque apprezzi Matilde Serao come scrittrice e come donna.Matilde Serao (1856-1927) nasce a Patrasso ma cresce a Napoli, dove manifesta un precoce interesse per la letteratura. Nel 1882 si trasferisce a Roma, iniziando a collaborare come cronista al Capitan Fracassa, dove conosce il futuro marito Edoardo Scarfoglio. Sarà con lui che coronerà l’ambizione di dirigere un giornale. Nel corso della loro lunga relazione – da cui nasceranno quattro figli – i coniugi fonderanno vari quotidiani, il maggiore dei quali sarà Il Mattino (1892). Dopo una burrascosa separazione, Matilde crea un proprio giornale, Il Giorno (1903), e dà vita ad un nuovo sodalizio, sentimentale e professionale, col giornalista Giuseppe Natale. Matilde Serao è stata, oltre che importantissima giornalista, anche scrittrice prolifica, pubblicando vari romanzi e raccolte di racconti. Muore nel 1927, poco dopo che Mussolini in persona ne bloccò la candidatura al premio Nobel per la Letteratura.

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    Già pubblicato in precedenza, nel 1887, col titolo "Vita e avventure di Riccardo Joanna", "I capelli di Sansone" (1909) è un sorprendente spaccato sulla vita a Napoli nel XIX secolo. Considerato fra i romanzi più interessanti di Matilde Serao, segue la parabola esistenziale di Riccardo Joanna, figlio di un giornalista, che da semplice correttore di bozze ascende ben presto alle vette dell’editoria, facendosi dapprima redattore, poi cronista mondano e infine direttore del quotidiano per cui lavora. Difficile, quindi, non ravvisarvi tracce autobiografiche, essendo stata l’autrice una delle maggiori giornaliste dell’epoca e, come se non bastasse, prima donna a ricoprire il ruolo direttivo di un giornale in tutta la storia d’Italia. Una lettura appassionante, che conquisterà sia chi è già un ammiratore della grande scrittrice campana, sia chi desidera conoscerla attraverso un libro che la rappresenti a tutto tondo...Matilde Serao (1856-1927) nasce a Patrasso ma cresce a Napoli, dove manifesta un precoce interesse per la letteratura. Nel 1882 si trasferisce a Roma, iniziando a collaborare come cronista al "Capitan Fracassa" dove conosce il futuro marito Edoardo Scarfoglio. Sarà con lui, quindi, che coronerà l’ambizione di dirigere un giornale. Nel corso della loro lunga relazione – da cui nasceranno quattro figli – i coniugi fonderanno vari quotidiani, il maggiore dei quali sarà Il Mattino (1892). Dopo una burrascosa separazione, Matilde crea un proprio giornale, Il Giorno (1903), e dà vita ad un nuovo sodalizio, sentimentale e professionale, col giornalista Giuseppe Natale. Matilde Serao è stata, oltre che importantissima giornalista, anche scrittrice prolifica, pubblicando vari romanzi e raccolte di racconti. Muore nel 1927, poco dopo che Mussolini in persona ne bloccò la candidatura al premio Nobel per la letteratura.

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    "La moglie di un grand’uomo", pubblicata nel 1919, è un’interessante raccolta di novelle tutte al femminile. Oltre a quella che dà il titolo al libro, Matilde Serao ne ha selezionate appositamente altre undici, tutte incentrate sulla vita quotidiana, di famiglia e borghese, cui da sempre i suoi personaggi ci hanno abituato. Grazie a una prosa rotonda e intrisa di sorniona ironia, la grande scrittrice partenopea confeziona così un libro che si presta ai più vari livelli di lettura: che le si sfogli con l’intenzione di evadere dalla realtà, o magari per addentrarsi in un mondo sommerso da oltre un secolo di storia, le presenti novelle si conquisteranno sicuramente un posto nella memoria (e nel cuore) di chi le leggerà...Matilde Serao (1856-1927) nasce a Patrasso ma cresce a Napoli, dove manifesta un precoce interesse per la letteratura. Nel 1882 si trasferisce a Roma, iniziando a collaborare come cronista al "Capitan Fracassa" e conoscendo il futuro marito Edoardo Scarfoglio. Sarà con lui, quindi, che coronerà l’ambizione di dirigere un giornale. Nel corso della loro lunga relazione – da cui nasceranno quattro figli – i coniugi fonderanno vari quotidiani, il maggiore dei quali sarà Il Mattino (1892). Dopo una burrascosa separazione, Matilde crea un proprio giornale, Il Giorno (1903), e dà vita ad un nuovo sodalizio, sentimentale e professionale, col giornalista Giuseppe Natale. Matilde Serao è stata, oltre che importantissima giornalista, anche scrittrice prolifica, pubblicando vari romanzi e raccolte di racconti. Muore nel 1927, poco dopo che Mussolini in persona ne bloccò la candidatura al Premio Nobel per la Letteratura.

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    Sono cinque le novelle che compongono questa raccolta di Matilde Serao, cinque racconti incentrati su figure femminili di ogni epoca, impiego ed estrazione sociale: studentesse, mogli, donne nubili, madri, donne anziane.Il mondo femminile, complesso e proprio per questo ancor più meraviglioso, entra in scena, senza lasciar spazio a sentimentalismi o retoriche, fonte di sorprese per chi si avventurerà in questa lettura.Matilde Serao (1856 – 1927) è stata una giornalista e scrittrice italiana. È stata la prima donna italiana a fondare e dirigere un quotidiano ("Il Corriere di Roma") e negli anni Venti fu candidata ben sei volte al Premio Nobel per la letteratura, ma non riuscì mai a ottenerlo. Serao ha scritto numerosi romanzi, diverse raccolte di racconti, saggi e altri scritti, tra cui anche opere pubblicate con due pseudonimi diversi.

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    Pubblicata dall’editore milanese Treves nel 1889, la presente raccolta di novelle portava originariamente il titolo di "Racconti napoletani". Sì, perché di questo, in effetti, si tratta: con lo stile inconfondibile della grande scrittrice e giornalista che è stata, Matilde Serao celebra infatti proprio Napoli, la sua peculiare cultura e tutto ciò che ad esse si lega a filo doppio. Che si tratti di narrare la desolazione di un giovane detenuto in "All’erta, sentinella!", oppure la fierezza con cui è difeso un amore contrastato in "O Giovannino, o la morte", tutto sembra ricondurre sempre ai condizionamenti di un ambiente che, sebbene reso più tollerabile dalle bellezze paesaggistiche, cela sempre qualche stortura, qualche ingiustizia. Del resto, da chi si è sempre battuta per la dignità e l’autodeterminazione della persona, non ci si può aspettare che una disamina dura – anche se indulgente ed empatica – di una realtà complessa come quella di Napoli...Matilde Serao (1856-1927) nasce a Patrasso ma cresce a Napoli, dove manifesta un precoce interesse per la letteratura. Nel 1882 si trasferisce a Roma, iniziando a collaborare come cronista al "Capitan Fracassa" e conoscendo il futuro marito Edoardo Scarfoglio. Sarà con lui, quindi, che coronerà l’ambizione di dirigere un giornale. Nel corso della loro lunga relazione – da cui nasceranno quattro figli – i coniugi fonderanno vari quotidiani, il maggiore dei quali sarà Il Mattino (1892). Dopo una burrascosa separazione, Matilde crea un proprio giornale, Il Giorno (1903), e dà vita ad un nuovo sodalizio, sentimentale e professionale, col giornalista Giuseppe Natale. Matilde Serao è stata, oltre che importantissima giornalista, anche scrittrice prolifica, pubblicando vari romanzi e raccolte di racconti. Muore nel 1927, poco dopo che Mussolini in persona ne ha bloccato la candidatura al Premio Nobel per la Letteratura.

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    Lucia e Caterina sono amiche per la pelle fin dalla scuola, nonostante abbiano temperamenti molto diversi: l’una orgogliosamente attaccata alla propria indipendenza, l’altra più sensibile alle lusinghe di una vita ordinaria, fatta di matrimoni ben calibrati e piccole certezze borghesi. In una Napoli burrascosa, così, si evolvono due esistenze legate dal filo indissolubile dell’affetto. Pubblicato nel 1883, "Fantasia" è il primo romanzo lungo di Matilde Serao, animato da una giovanile impetuosità che si rispecchia appieno nella prosa impulsiva e sincera, che le varrà la stroncatura più importante della sua vita: quella di Edoardo Scarfoglio, giornalista e critico letterario che, di lì a non molto, sarebbe diventato il suo più strenuo ammiratore nonché suo marito. Un romanzo importante, che mette in chiaro le intenzioni di una scrittrice di valore inestimabile, ma che racconta anche un'Italia remota, e, proprio per questo, ancora più interessante.Matilde Serao (1856-1927) nasce a Patrasso ma cresce a Napoli, dove manifesta un precoce interesse per la letteratura. Nel 1882 si trasferisce a Roma, iniziando a collaborare come cronista al "Capitan Fracassa" e conoscendo il futuro marito Edoardo Scarfoglio. Sarà con lui, quindi, che coronerà l’ambizione di dirigere un giornale. Nel corso della loro lunga relazione – da cui nasceranno quattro figli – i coniugi fonderanno vari quotidiani, il maggiore dei quali sarà Il Mattino (1892). Dopo una burrascosa separazione, Matilde crea un proprio giornale, Il Giorno (1903), e dà vita ad un nuovo sodalizio, sentimentale e professionale, col giornalista Giuseppe Natale. Matilde Serao è stata, oltre che importantissima giornalista, anche scrittrice prolifica, pubblicando vari romanzi e raccolte di racconti. Muore nel 1927, poco dopo che Mussolini in persona ne bloccò la candidatura al Premio Nobel per la Letteratura.

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    Anna e Laura sono due giovani sorelle di buona famiglia, rimaste orfane e affidate al tutore Cesare Dias, uomo amante della bella vita e delle donne. È solo questione di tempo, prima che le due ragazze inizino a contendersi le attenzioni dell’affascinante gentiluomo. Convinto dall’amore disperato di Anna, Cesare acconsentirà a sposarla, ma senza per questo rimanere del tutto immune alla passione travolgente di Laura. Pubblicato nel 1890, "Addio, Amore!" è un romanzo esuberante quasi quanto la giovinezza delle sue protagoniste, ambientato in una Napoli che Matilde Serao, grande scrittrice e giornalista partenopea, conosceva molto bene. Impossibile restare indifferenti alla sua prosa ricca e al ventaglio di emozioni umane che vi si insinuano...Matilde Serao (1856-1927) nasce a Patrasso ma cresce a Napoli, dove manifesta un precoce interesse per la letteratura. Nel 1882 si trasferisce a Roma, iniziando a collaborare come cronista al "Capitan Fracassa" e conoscendo il futuro marito Edoardo Scarfoglio. Sarà con lui, quindi, che coronerà l’ambizione di dirigere un giornale. Nel corso della loro lunga relazione – da cui nasceranno quattro figli – i coniugi fonderanno vari quotidiani, il maggiore dei quali sarà Il Mattino (1892). Dopo una burrascosa separazione, Matilde crea un proprio giornale, Il Giorno (1903), e dà vita ad un nuovo sodalizio, sentimentale e professionale, col giornalista Giuseppe Natale. Matilde Serao è stata, oltre che importantissima giornalista, anche scrittrice prolifica, pubblicando vari romanzi e raccolte di racconti. Muore nel 1927, poco dopo che Mussolini in persona ne bloccò la candidatura al Premio Nobel per la Letteratura.

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    I quattro racconti inclusi nella raccolta "L’infedele" – pubblicata per la prima volta nel 1897 – rappresentano l’ennesima dimostrazione di quanto Matilde Serao, oltre che scrittrice prolifica, sia stata anche un’autrice di rara sensibilità. Provando a sviscerare un tema inflazionato come quello dell’amore, infatti, riesce a sviluppare quattro storie di intensità straordinaria, che fanno luce su alcuni aspetti meno scontati del sentimento più antico fra tutti: l’amore come adulterio, l’amore come attesa ricca di aspettative, l’amore come ricordo di una felicità passata... Sullo sfondo di una società aristocratica ed alto-borghese da decadente Belle Époque, l’amore viene così sottoposto ad uno studio scrupolosissimo, che ne rivelerà l’indiscusso fascino ma anche l’inconfessabile valore illusorio. Un libro intenso, che non potrà che rimanere impresso nella memoria (e nel cuore) di chi lo leggerà...Matilde Serao (1856-1927) nasce a Patrasso ma cresce a Napoli, dove manifesta un precoce interesse per la letteratura. Nel 1882 si trasferisce a Roma, iniziando a collaborare come cronista al "Capitan Fracassa" e conoscendo il futuro marito Edoardo Scarfoglio. Sarà con lui, quindi, che coronerà l’ambizione di dirigere un giornale. Nel corso della loro lunga relazione – da cui nasceranno quattro figli – i coniugi fonderanno vari quotidiani, il maggiore dei quali sarà Il Mattino (1892). Dopo una burrascosa separazione, Matilde crea un proprio giornale, Il Giorno (1903), e dà vita ad un nuovo sodalizio, sentimentale e professionale, col giornalista Giuseppe Natale. Matilde Serao è stata, oltre che importantissima giornalista, anche scrittrice prolifica, pubblicando vari romanzi e raccolte di racconti. Muore nel 1927, poco dopo che Mussolini in persona ne bloccò la candidatura al Premio Nobel per la Letteratura.

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    In una Roma di fine Ottocento, sospesa fra le tante piccole certezze di una borghesia in ascesa e l’opprimente conformismo che le sottende, una ragazza di buona famiglia è promessa in sposa a un principe tedesco. L’amore della giovane, tuttavia, è rivolto a un altro uomo: con la complice tenerezza che la contraddistingue – in quanto donna, ma, soprattutto, in quanto scrittrice sensibile – Matilde Serao ci porta con sé alla scoperta di amori impossibili e tragedie domestiche. Daisy, Clara e Margherita, che apparentemente potrebbero sembrare soltanto tre giovani fanciulle alle prese con le più tipiche scaramucce adolescenziali, finiscono così per incarnare un’intera società, la quale, pur indossando i vecchi e noiosi abiti di sempre, guarda al futuro con uno sguardo nuovo, giovanile, che potrebbe suggerire un cambiamento epocale nel ruolo della donna...Matilde Serao (1856-1927) nasce a Patrasso ma cresce a Napoli, dove manifesta un precoce interesse per la letteratura. Nel 1882 si trasferisce a Roma, iniziando a collaborare come cronista al "Capitan Fracassa" e conoscendo il futuro marito Edoardo Scarfoglio. Sarà con lui, quindi, che coronerà l’ambizione di dirigere un giornale. Nel corso della loro lunga relazione – da cui nasceranno quattro figli – i coniugi fonderanno vari quotidiani, il maggiore dei quali sarà Il Mattino (1892). Dopo una burrascosa separazione, Matilde crea un proprio giornale, Il Giorno (1903), e dà vita ad un nuovo sodalizio, sentimentale e professionale, col giornalista Giuseppe Natale. Matilde Serao è stata, oltre che importantissima giornalista, anche scrittrice prolifica, pubblicando vari romanzi e raccolte di racconti. Muore nel 1927, poco dopo che Mussolini in persona ne bloccò la candidatura al Premio Nobel per la Letteratura.

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    "La ballerina", per chiunque conosca e apprezzi la grande Matilde Serao, è come un sicuro ritorno a casa: siamo sempre a Napoli – città celebrata dall’autrice in tanti altri romanzi – e abbiamo un’altra grande protagonista femminile, impegnata in una lotta estenuante contro le storture e i pregiudizi di una società che sembra volerla rifiutare. Carmela Minino è una ballerina di terza fila al Teatro San Carlo. Quella che potrebbe sembrare una vita serena, coronata dall’arte e dalla creatività, è in realtà un’esistenza squallida, fatta di stenti e sofferenze, di sfruttamento del lavoro e di emarginazione sociale. Il suo mestiere è guardato con sospetto dai ben pensanti, e la costante fatica fisica non è certo premiata con qualche agio domestico. Carmela è un personaggio tragico, animato da una vitalità che la renderà sicuramente ammirevole agli occhi di chi legge. Difficile restare indifferenti, di fronte a un romanzo così intenso e profondo.Matilde Serao (1856-1927) nasce a Patrasso ma cresce a Napoli, dove manifesta un precoce interesse per la letteratura. Nel 1882 si trasferisce a Roma, iniziando a collaborare come cronista al "Capitan Fracassa" e conoscendo il futuro marito Edoardo Scarfoglio. Sarà con lui, quindi, che coronerà l’ambizione di dirigere un giornale. Nel corso della loro lunga relazione – da cui nasceranno quattro figli – i coniugi fonderanno vari quotidiani, il maggiore dei quali sarà Il Mattino (1892). Dopo una burrascosa separazione, Matilde crea un proprio giornale, Il Giorno (1903), e dà vita ad un nuovo sodalizio, sentimentale e professionale, col giornalista Giuseppe Natale. Matilde Serao è stata, oltre che importantissima giornalista, anche scrittrice prolifica, pubblicando vari romanzi e raccolte di racconti. Muore nel 1927, poco dopo che Mussolini in persona ne bloccò la candidatura al Premio Nobel per la Letteratura.

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    "Castigo", pubblicato da Matilde Serao nel 1893, è un romanzo struggente, attraversato da una cupa sensazione di tragedia che finisce ben presto per ammantare tutto (anche l’amore, che dovrebbe al contrario essere un sentimento solare, portatore di luce e di felicità). La famiglia Dias, che vive fra Napoli e Firenze, sembrerebbe incarnare a pieno lo stereotipo di una coppia ben assortita: Cesare è un marito freddo, distaccato ma vitale; Anna una moglie melanconica, timida e dotata di una bellezza più unica che rara. L’amore che Anna prova per Cesare, tuttavia, non è ricambiato con la stessa intensità. Lui, piuttosto, sembra non resistere alle lusinghe di Laura, sua cognata. La dolorosa sensazione di essere di troppo, di venire addirittura punita per il proprio istintivo amore per Cesare, porterà la povera Anna a una decisione avventata. Cesare, resosi conto del male che ha fatto, non potrà mai più essere felice. Un romanzo intenso, che non smette di commuovere neanche a più di un secolo di distanza. Un classico intramontabile...Matilde Serao (1856-1927) nasce a Patrasso ma cresce a Napoli, dove manifesta un precoce interesse per la letteratura. Nel 1882 si trasferisce a Roma, iniziando a collaborare come cronista al "Capitan Fracassa" e conoscendo il futuro marito Edoardo Scarfoglio. Sarà con lui, quindi, che coronerà l’ambizione di dirigere un giornale. Nel corso della loro lunga relazione – da cui nasceranno quattro figli – i coniugi fonderanno vari quotidiani, il maggiore dei quali sarà Il Mattino (1892). Dopo una burrascosa separazione, Matilde crea un proprio giornale, Il Giorno (1903), e dà vita ad un nuovo sodalizio, sentimentale e professionale, col giornalista Giuseppe Natale. Matilde Serao è stata, oltre che importantissima giornalista, anche scrittrice prolifica, pubblicando vari romanzi e raccolte di racconti. Muore nel 1927, poco dopo che Mussolini in persona ne bloccò la candidatura al Premio Nobel per la Letteratura.

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    Francesco Sangiorgio è un giovane politico lucano, da poco approdato a Roma per ricoprire la carica di parlamentare. Il suo arrivo nella Capitale si configura come una "conquista" sotto più punti di vista: è il coronamento del proprio brillante eloquio, grazie a cui riesce ad accattivarsi ogni possibile uditorio, ma è anche l’avventura proibita di un amore impossibile: quello per la bella moglie di un ministro che lo ha preso in simpatia. Pubblicato nel 1910, "La conquista di Roma" è un romanzo polemico, vivace, sanguigno, che si scaglia contro la deprimente vacuità dei politicanti e la decadente vita salottiera dell’alta società capitolina. Matilde Serao – grazie anche all’indole di una grande giornalista – non fa sconti a nessuno: il suo disprezzo per la vanità è secondo soltanto alla profonda empatia con cui riesce ad inventare personaggi e situazioni, che, per quanto biecamente "strapaesani", rappresentano la sintesi perfetta di una certa italianità.Matilde Serao (1856-1927) nasce a Patrasso ma cresce a Napoli, dove manifesta un precoce interesse per la letteratura. Nel 1882 si trasferisce a Roma, iniziando a collaborare come cronista al "Capitan Fracassa" e conoscendo il futuro marito Edoardo Scarfoglio. Sarà con lui, quindi, che coronerà l’ambizione di dirigere un giornale. Nel corso della loro lunga relazione – da cui nasceranno quattro figli – i coniugi fonderanno vari quotidiani, il maggiore dei quali sarà Il Mattino (1892). Dopo una burrascosa separazione, Matilde crea un proprio giornale, Il Giorno (1903), e dà vita ad un nuovo sodalizio, sentimentale e professionale, col giornalista Giuseppe Natale. Matilde Serao è stata, oltre che importantissima giornalista, anche scrittrice prolifica, pubblicando vari romanzi e raccolte di racconti. Muore nel 1927, poco dopo che Mussolini in persona ne bloccò la candidatura al Premio Nobel per la Letteratura.

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    Pubblicato nel 1881 da un’ancora venticinquenne Matilde Serao, "Cuore infermo" non è soltanto il suo primo romanzo, ma anche la più chiara testimonianza del suo valore come scrittrice. Con una cura per il dettaglio psicologico e un profondo amore per la propria terra, la grande autrice partenopea assembla sapientemente i tasselli di una storia d’amore contrastata, vissuta fra Napoli, Sorrento e Castellammare di Stabia. Protagonisti di questo gioco alla seduzione sono Marcello e Beatrice: dapprima rifiutato da quest’ultima, Marcello riuscirà a indurre in Beatrice una forte gelosia, così da coronare il proprio idillio sentimentale. Immersi nella frizzante vita sociale di una decadente aristocrazia in villeggiatura, i due portano avanti un rapporto reso complicato dalla salute cagionevole di Beatrice. Ritiratasi a Sorrento per guarire, la donna viene convinta da alcune amiche a partecipare alla festa che si terrà a Castellammare: i colpi di scena sono sempre lì, dietro l’angolo, pronti a far deflagrare la situazione...Matilde Serao (1856-1927) nasce a Patrasso ma cresce a Napoli, dove manifesta un precoce interesse per la letteratura. Nel 1882 si trasferisce a Roma, iniziando a collaborare come cronista al "Capitan Fracassa" e conoscendo il futuro marito Edoardo Scarfoglio. Sarà con lui, quindi, che coronerà l’ambizione di dirigere un giornale. Nel corso della loro lunga relazione – da cui nasceranno quattro figli – i coniugi fonderanno vari quotidiani, il maggiore dei quali sarà Il Mattino (1892). Dopo una burrascosa separazione, Matilde crea un proprio giornale, Il Giorno (1903), e dà vita ad un nuovo sodalizio, sentimentale e professionale, col giornalista Giuseppe Natale. Matilde Serao è stata, oltre che importantissima giornalista, anche scrittrice prolifica, pubblicando vari romanzi e raccolte di racconti. Muore nel 1927, poco dopo che Mussolini in persona ne bloccò la candidatura al Premio Nobel per la Letteratura.

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    "Donna Paola", pubblicato nel 1897 dall’editore romano Voghera, è un romanzo che si regge sull’estenuante tira e molla di un amore apparentemente impossibile: l’intraprendente Fulvio desidera ardentemente l’affascinante donna Paola, la quale, purtroppo, è già sposata a un altro uomo. Con la grande sensibilità introspettiva che le è propria, Matilde Serao confeziona così una storia appassionante, perennemente in bilico fra la paura di fare uno sbaglio imperdonabile e la voglia di abbandonarsi a un sentimento che, in quanto non convenzionale, si offre come un’alternativa ancora più desiderabile alla monotonia di una vita sentimentale troppo sicura. Due le parole chiave: amore e timore, a ennesima dimostrazione di quanto le pulsioni più contrastanti possano a volte incontrarsi, mescolarsi e dare vita a qualcosa di veramente speciale...Matilde Serao (1856-1927) nasce a Patrasso ma cresce a Napoli, dove manifesta un precoce interesse per la letteratura. Nel 1882 si trasferisce a Roma, iniziando a collaborare come cronista al "Capitan Fracassa" e conoscendo il futuro marito Edoardo Scarfoglio. Sarà con lui, quindi, che coronerà l’ambizione di dirigere un giornale. Nel corso della loro lunga relazione – da cui nasceranno quattro figli – i coniugi fonderanno vari quotidiani, il maggiore dei quali sarà Il Mattino (1892). Dopo una burrascosa separazione, Matilde crea un proprio giornale, Il Giorno (1903), e dà vita ad un nuovo sodalizio, sentimentale e professionale, col giornalista Giuseppe Natale. Matilde Serao è stata, oltre che importantissima giornalista, anche scrittrice prolifica, pubblicando vari romanzi e raccolte di racconti. Muore nel 1927, poco dopo che Mussolini in persona ne bloccò la candidatura al Premio Nobel per la Letteratura.

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    Pubblicato per la prima volta nel 1904, "Storie di due anime" è un commovente romanzo incentrato sulla dolorosa illusione dell’amore. In una Napoli vivida, intrisa di folklore, Domenico Maresca – detto Mimì – è uno stimato pittore di santini, intrappolato nell’infelice matrimonio con la bella ma infedele Anna. Gelsomina, invece, è una ragazza non troppo avvenente, in disperata ricerca di un uomo da sposare. Facendosi illudere in più di un’occasione da uomini egoisti, la giovane sembra essere destinata a non conoscere mai la gioia di una relazione serena. Questi gli ingredienti con cui Matilde Serao, grazie alla sua inconfondibile sensibilità narrativa, riesce ad assemblare i tasselli di una storia tragica, in cui l’intensità delle emozioni umane sembra travolgere ogni altra cosa. Una lettura impagabile che, a distanza di oltre un secolo dalla stesura, sembra avere ancora moltissimo da trasmettere...Matilde Serao (1856-1927) nasce a Patrasso ma cresce a Napoli, dove manifesta un precoce interesse per la letteratura. Nel 1882 si trasferisce a Roma, iniziando a collaborare come cronista al "Capitan Fracassa" e conoscendo il futuro marito Edoardo Scarfoglio. Sarà con lui, quindi, che coronerà l’ambizione di dirigere un giornale. Nel corso della loro lunga relazione – da cui nasceranno quattro figli – i coniugi fonderanno vari quotidiani, il maggiore dei quali sarà Il Mattino (1892). Dopo una burrascosa separazione, Matilde crea un proprio giornale, Il Giorno (1903), e dà vita ad un nuovo sodalizio, sentimentale e professionale, col giornalista Giuseppe Natale. Matilde Serao è stata, oltre che importantissima giornalista, anche scrittrice prolifica, pubblicando vari romanzi e raccolte di racconti. Muore nel 1927, poco dopo che Mussolini in persona ne bloccò la candidatura al Premio Nobel per la Letteratura.

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    In un’epoca in cui i rapporti epistolari potevano considerarsi l’unica maniera di mantenere i rapporti con persone ormai lontane, la frustrazione del non vedersi recapitare una risposta poteva dipendere da una commistione di fattori estremamente variegata. Questa, a conti fatti, è la sofferenza di cui dovrà patire per tutto il romanzo Paolo, innamorato, suo malgrado, di una donna sposata ad un ambasciatore britannico, di stanza nella remota San Pietroburgo. Matilde Serao, grazie anche all’inconfondibile sensibilità che la contraddistingue, costruisce così la scenografia per un dramma estremamente vero, in tutta la sua fragilità umana. Diana, la donna amata dal protagonista, risponderà mai?Matilde Serao (1856-1927) nasce a Patrasso ma cresce a Napoli, dove manifesta un precoce interesse per la letteratura. Nel 1882 si trasferisce a Roma, iniziando a collaborare come cronista al "Capitan Fracassa" e conoscendo il futuro marito Edoardo Scarfoglio. Sarà con lui, quindi, che coronerà l’ambizione di dirigere un giornale. Nel corso della loro lunga relazione – da cui nasceranno quattro figli – i coniugi fonderanno vari quotidiani, il maggiore dei quali sarà Il Mattino (1892). Dopo una burrascosa separazione, Matilde crea un proprio giornale, Il Giorno (1903), e dà vita ad un nuovo sodalizio, sentimentale e professionale, col giornalista Giuseppe Natale. Matilde Serao è stata, oltre che importantissima giornalista, anche scrittrice prolifica, pubblicando vari romanzi e raccolte di racconti. Muore nel 1927, poco dopo che Mussolini in persona ne bloccò la candidatura al Premio Nobel per la Letteratura.

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    Pubblicato per la prima volta nel 1887, "Vita e avventure di Riccardo Joanna" è un sorprendente spaccato sulla vita a Napoli nel XIX secolo. Considerato fra i romanzi più interessanti di Matilde Serao, esso segue la parabola esistenziale di Riccardo Joanna, figlio di un giornalista, che da semplice correttore di bozze ascende ben presto alle vette dell’editoria, facendosi dapprima redattore, poi cronista mondano e infine direttore del quotidiano per cui lavora. Difficile, quindi, non ravvisarvi tracce autobiografiche, essendo stata l’autrice una delle maggiori giornaliste dell’epoca e, come se non bastasse, prima donna a ricoprire il ruolo direttivo di un giornale in tutta la storia d’Italia. Una lettura appassionante, che conquisterà sia chi è già un ammiratore della grande scrittrice campana, sia chi desidera conoscerla attraverso un libro che la rappresenti a tutto tondo...Matilde Serao (1856-1927) nasce a Patrasso ma cresce a Napoli, dove manifesta un precoce interesse per la letteratura. Nel 1882 si trasferisce a Roma, iniziando a collaborare come cronista al "Capitan Fracassa" e conoscendo il futuro marito Edoardo Scarfoglio. Sarà con lui, quindi, che coronerà l’ambizione di dirigere un giornale. Nel corso della loro lunga relazione – da cui nasceranno quattro figli – i coniugi fonderanno vari quotidiani, il maggiore dei quali sarà Il Mattino (1892). Dopo una burrascosa separazione, Matilde crea un proprio giornale, Il Giorno (1903), e dà vita ad un nuovo sodalizio, sentimentale e professionale, col giornalista Giuseppe Natale. Matilde Serao è stata, oltre che importantissima giornalista, anche scrittrice prolifica, pubblicando vari romanzi e raccolte di racconti. Muore nel 1927, poco dopo che Mussolini in persona ne bloccò la candidatura al Premio Nobel per la Letteratura.

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    Napoli, fine Ottocento. Suor Giovanna della Croce, dopo ben trentacinque anni di clausura, è costretta ad abbandonare il convento di Suor Orsola Benincasa a causa della politica requisitoria del neonato Stato italiano. La donna, non ancora sessantenne, si ritrova così a dover tornare al proprio nome laicale – Luisa Bevilacqua – e a rimettere piede in una città che non riconosce più. Scagliata a forza in una società che non si interessa delle donne, Luisa cade così vittima dei tragici rivolgimenti della Storia. Matilde Serao, col suo inconfondibile stile cronachistico e con la sua attenzione alla sfera femminile, ci offre così un affresco cinico, vibrante e al contempo lucidissimo dei drammi sociali della propria epoca. Dell’ambivalenza di un progresso che lascia sempre qualcuno indietro.Matilde Serao (1856-1927) nasce a Patrasso ma cresce a Napoli, dove manifesta un precoce interesse per la letteratura. Nel 1882 si trasferisce a Roma, iniziando a collaborare come cronista al "Capitan Fracassa" e conoscendo il futuro marito Edoardo Scarfoglio. Sarà con lui, quindi, che coronerà l’ambizione di dirigere un giornale. Nel corso della loro lunga relazione – da cui nasceranno quattro figli – i coniugi fonderanno vari quotidiani, il maggiore dei quali sarà Il Mattino (1892). Dopo una burrascosa separazione, Matilde crea un proprio giornale, Il Giorno (1903), e dà vita ad un nuovo sodalizio, sentimentale e professionale, col giornalista Giuseppe Natale. Matilde Serao è stata, oltre che importantissima giornalista, anche scrittrice prolifica, pubblicando vari romanzi e raccolte di racconti. Muore nel 1927, poco dopo che Mussolini in persona ne ha bloccato la candidatura al Premio Nobel per la Letteratura.

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    L'attenzione del giovane e facoltoso Roberto Alimena viene attirata dalla presenza di un uomo sinistro e inquietante, anch'esso seduto nel medesimo vagone di prima classe del treno diretto da Napoli a Roma. Una volta raggiunto l'hotel, Roberto si accorge che nel suo bagaglio e stata introdotta una misteriosa scatola. Nell'aprirla, scopre il macabro contenuto: una mano femminile preziosamente ingioiellata...-

  • af Matilde Serao
    58,99 kr.

    Uno scrittore che non raggiungera mai il successo perche non riesce ad uccidere i personaggi a cui ha dato vita. Una moglie troppo devota che finisce con l'allontanare il marito. Un amore che viene vissuto soltanto in segreto. In questa raccolta di novelle Matilde Serao racconta personaggi al centro di decisioni in bilico, torbide passioni ed emozioni nascoste. Travolti, ognuno in maniera diversa, dal fiore della passione, i protagonisti di questi racconti scopriranno a proprie spese un modo di sentire e di amare raro e complesso, fatto di attese, delusioni e sconfitte, che li portera a mettere in discussione le piu classiche regole del buon costume e della societa. -

  • af Matilde Serao
    58,99 kr.

    E un diario di viaggio, una raccolta di emozioni e ricordi, quello che Matilde Serao ha raccolto in questo libro. Un percorso tra l'Egitto e la Palestina, un cammino spirituale ma anche turistico alla scoperta dei luoghi d'origine della sua fede. Toccante e veritiero, le parole della scrittrice animano i luoghi da lei attraversati imprimendoli con delicatezza nella mente del lettore.-

  • af Matilde Serao
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    "Il paese di Cuccagna" a cui allude il titolo di questo romanzo di Matilde Serao è Napoli, una città che, nel racconto della scrittrice partenopea, è avviluppata in una passione auto-distruttiva per il gioco d'azzardo. L'illusoria ossessione di potersi arricchire nottetempo grazie a giochi come il lotto non è peraltro appannaggio esclusivo dei ceti popolari ma, al contrario, un passatempo che accomuna famiglie di ogni estrazione sociale. Grazie ad un carosello di indimenticabili personaggi e situazioni, Matilde Serao ci consegna un acuto spaccato della vita quotidiana a Napoli alla fine dell'Ottocento.Matilde Serao (1856-1927) è stata una giornalista e scrittrice italiana. Candidata per sei volte al premio Nobel per la letteratura, è stata la prima donna italiana a fondare e dirigere un quotidiano.

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    Checchina è insoddisfatta del suo matrimonio con Antonio, un avaro medico piccolo-borghese. Un giorno, un marchese ricco e affascinante comincia a farle la corte. Che fare? Da un lato, Checchina è tentata dal rutilante mondo dell'alta nobiltà, dall'altro non vuole certo commettere un adulterio. Le sue "virtù" vengono così messe a dura prova...Matilde Serao (1856-1927) è stata una giornalista e scrittrice italiana. Candidata per sei volte al premio Nobel per la letteratura, è stata la prima donna italiana a fondare e dirigere un quotidiano.

  • af Matilde Serao
    Fra 40,99 kr.

    Una raccolta che racchiude quattro storie di protagoniste femminili alle prese con l’universo maschile. La trama intricata di ogni racconto narra una storia romantica, intrisa di passione e tradimento, che introduce il lettore negli universi privati e sentimentali dei suoi personaggi.Con una prosa tipica della narrativa dell’Ottocento, Matilde Serao restituisce i colori di un’epoca attraverso uno stile ironico e al contempo drammatico, in grado di osservare la psicologia dei rapporti di coppia con precisione imparziale. I titoli che fanno parte di questa raccolta di novelle sono: "La grande fiamma", "Tramontando il sole", "L’amante sciocca" e "Sogno di una notte d'estate".Matilde Serao (1856-1927), nata a Petrasso, in Grecia, è stata una scrittrice e giornalista italiana che ha ricoperto un ruolo fondamentale nella crescita intellettuale dell’Italia del Novecento. Matilde Serao è stata infatti la prima donna italiana a fondare e dirigere diversi quotidiani, dallo scomparso "Il corriere di Roma" fino a "Il mattino", testata tutt’ora attiva. Tra i suoi romanzi più celebri ricordiamo "La virtù di Checchina", "Il ventre di Napoli" e "La conquista di Roma".

  • af Matilde Serao
    40,99 kr.

    Sono gli spifferi che soffiano nei vicoli del centro di Napoli, quei miti, quelle storie magiche ed esoteriche che raccontano le nonne ai loro nipoti. Sono Le leggende napoletane, una testimonianza d'eccellenza di una città unica per tradizione e folklore, una raccolta di storie che trasporterà il lettore in un universo letterario vibrante e variopinto.Matilde Serao (1856-1927) è stata una giornalista e scrittrice italiana. Candidata per sei volte al premio Nobel per la letteratura, è stata la prima donna italiana a fondare e dirigere un quotidiano.

  • af Matilde Serao
    40,99 kr.

    Il ventre di Napoli sono una sorta di cronache della scrittrice partenopea Matilde Serao, pubblicato nel 1884 per i tipi dei fratelli Treves. Il romanzo è suddiviso in due parti, e ciascun capitolo è una sorta di cronaca riassuntiva di altre cronache d'epoca, basate sul degrado della maggioranza della popolazione napoletana. La prima parte racconta un'epidemia di colera colpisce Napoli, e allora si apre la polemica della questione meridionale. La Serao descrive il "ventre", ossia i quartieri straripanti di poveri e disadattati che non sanno come tirare avanti, preda del degrado urbano e delle malattie. La scrittrice si sofferma sulla grande capacità dei napoletani di sopravvivenza, nonostante le condizioni avverse, e le loro usanze singolari per rispondere al morbo e alla morte, che sconfinano nel paganesimo e nella pratica di riti occulti. Nella seconda parte il governo Depretis annuncia lo "sventramento" delle zone più degradate di Napoli per il piano di risanamento della città. Molte vie e quartieri sono abbattuti per fare spazio a larghe piazze e canali stradali molto ampi. Tuttavia la Serao rimane ugualmente critica verso la politica, che ha dimostrato soltanto il suo lato peggiore speculativo, non essendo riuscita a risolvere il problema, ma lasciando i poveri e gli indigenti al loro stato originale. La scrittrice tuttavia mostra curiosità nei confronti degli stessi napoletani, legati ad un profondo revisionismo sociale e nostalgico del passato, che preferiscono restare legati al loro destino, affidandosi alla chiesa e a truffatori che si fingono guaritori, anziché andare a curarsi ai rispettivi distretti sanitari.Matilde Serao (1856-1927) è stata una scrittrice e giornalista italiana. Pubblicò 5 volumi di novelle e racconti brevi e fu la prima donna italiana ad aver fondato e diretto un quotidiano, Il Corriere di Roma, esperienza successivamente ripetuta con Il Giorno e il Mattino, che diventò il giornale più letto del Sud Italia. Fu nominata 4 volte per il Premio Nobel per la Letteratura.

  • af Matilde Serao
    Fra 40,99 kr.

    Peppino Fiorillo è determinato a sposare l’amorevole e gentile giovane Cristina: "Cristina o la morte"! Cristina tuttavia rifiuta categoricamente le sue avances. Deluso, Peppino decide di andar a studiare a Napoli. Passano tre anni. Credendo di potersi liberare di questo fastidioso pretendente, Cristina accetta di buon grado la proposta del padre Giovannino di sposare un uomo giovane e onesto. La data del matrimonio è fissata. Ma....Matilde Serao è stata una scrittrice e giornalista italiana. Pubblicò 5 volumi di novelle e racconti brevi e fu la prima donna italiana ad aver fondato e diretto un quotidiano, Il Corriere di Roma, esperienza successivamente ripetuta con Il Giorno e il Mattino, che diventò il giornale più letto del Sud Italia. Fu nominata 4 volte per il Premio Nobel per la Letteratura.