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96,99 kr. Una biografia di Garibaldi, composta nei primi del Novecento, destinata ai giovani e con uno stile incredibilmente moderno. I lettori ripercorreranno insieme tutta la vita dell’"eroe dei due mondi", partendo dall’infanzia, passando per i viaggi in Sudamerica, fino ad arrivare all’impresa che getterà le basi per l'Unità d’Italia. Giuseppe Garibaldi verrà così inquadrato a tutto tondo, e le sue gesta narrate in una prosa scorrevole e leggera.Eugenio Checchi (1838-1932) è stato uno scrittore e giornalista italiano. Volontario nelle truppe garibaldine, in seguito Checchi ha composto molte opere che ripercorrono l’esperienza bellica alla base dell'Unità d’Italia.
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73,99 kr. Pubblicato dal celebre editore Sonzogno nel 1940, "Mary Mariù Maria" rappresenta uno dei romanzi più delicati mai prodotti dall’ingegno, quasi vulcanico, di Maria Volpi Nannipieri (in arte Mura). Incentrato sulla figura di una ragazza lavoratrice, legata al padre da un rapporto di affetto ma anche di gelosia, il libro ne segue le vicende di vita, con sguardo fra il divertito e il partecipe, delineandone i tratti anche proprio attraverso il nome, Maria, che ora diventa "Mary", ora diventa "Mariù". Emblematico di una metamorfosi continua, in lei, che la fa oscillare fra i vari ruoli che la società ammette in una donna: che sia figlia, impiegata, amante o moglie, Maria si confronta col mondo a nome di tutto il variegato universo femminile. Un romanzo prezioso, ancora al giorno d’oggi, per l’estrema modernità con cui ha saputo trattare un tema delicato come l’emancipazione femminile...Maria Assunta Giulia Volpi Nannipieri (1892-1940) nasce a Bologna, ma già nel 1897 si trasferisce con la famiglia a Livorno. Impegnata fin da giovanissima nel giornalismo, nel 1920 prende casa a Gavirate e inizia a farsi notare come autrice di romanzi d’appendice, ma anche come sceneggiatrice, elzevirista e cronista. Nota al grande pubblico con lo pseudonimo "Mura", negli anni ’30 si attira addosso la censura fascista, a causa di due romanzi incentrati sull’amore multietnico. Fra i suoi molti lavori – tutti pubblicati dall’editore Sonzogno – si possono citare "Agazur innamorata", "Le infedeli" e "Quattro ragazze sull’erba". Muore, a soli quarantotto anni, a causa di un incidente aereo nei cieli di Stromboli.
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58,99 kr. Nel 1916, spronato dal commento entusiastico di Giovanni Papini, Alfredo Panzini si decide a pubblicare il resoconto di un suo viaggio a giro per l’Italia. Con fare scherzoso e con una prosa mai banale, egli ha assemblato il presente testo tre anni prima, affrontando un itinerario, da Milano a Roma, che è sembrato guidato più dal caso che dalla volontà. "Viaggio di un povero letterato" è un documento straordinario, vibrante di amore per il nostro paese e per la sua profonda cultura. Da Vicenza a Bologna, da Venezia a Rimini, Panzini riesce a tessere la tela di un grande schema sentimentale: provare a descrivere la bellezza del Belpaese affidandosi a un reportage!Alfredo Panzini (1863-1939) nasce a Senigallia, figlio di un medico riminese. Trascorsa l’infanzia a Rimini, frequenta il Convitto Nazionale Foscarini a Venezia e poi l’Università di Bologna, laureandosi in Lettere (fra i suoi docenti, anche Giosuè Carducci). Insegnerà per tutta la vita al Liceo Ginnasio Statale Terenzio Mamiani di Roma, affiancando alla professione di insegnante una vivace produzione letteraria e lessicografica. Nel 1905, infatti, è fra i compilatori del Dizionario Moderno Hoepli. Scrittore estremamente prolifico, firma una trentina di romanzi (fra cui "Rose d’ogni mese", "Il padrone sono me!" e "La sventurata Irminda"), ma è anche autore di vari saggi storici ("Sigismondo Malatesta") e letterari ("L’evoluzione di Giosuè Carducci").
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73,99 kr. Suor Raffaella si trova al capezzale di Maria Fraela, esanime nel proprio letto, con lo sguardo perso fuori dalla finestra e il corpo scosso dai tremori. Ha inizio così tra le due donne un percorso di introspezione, un lento scoprirsi e raccontarsi a vicenda accompagnato dalla consapevolezza che il dolore, a volte, è tutto ciò che rimane della felicità.Mario Mariani (1883-1951) nasce a Roma. Cresciuto a Solarolo, ultima i suoi studi nella capitale. Nel 1907 decide di trasferirsi a Berlino, dove inizia a lavorare come corrispondente. Nel 1911 sposa la ballerina Maria Biondi, da cui si separa già durante la Prima Guerra Mondiale (combattuta in prima linea come ufficiale degli Alpini). Trasferitosi a Milano, pubblica i primi racconti e, dopo aver fondato varie riviste, abbandona definitivamente l’Italia in polemica con l’ascesa del fascismo. Dopo lunghe peregrinazioni, trascorrerà gli ultimi anni in Sud America, morendo a Rio de Janeiro. La sua produzione letteraria, che spazia dalle poesie giovanili alla narrativa, è stata pubblicata integralmente da Sonzogno (1947-1951) e consta di titoli dal grande valore, come "Antelucano", "Sott' la naja. Vita e guerra d'alpini" e "Vent’anni dopo".
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73,99 kr. In questo suo romanzo semi-autobiografico, Anton Giulio Barrili ripercorre gli anni dell’infanzia e della giovinezza, trascorsi a Savona fra giochi e fantasie di viaggio, di guerre e di avventure. Compagno immancabile dei suoi giorni di bambino, l’amico Giovanni, noto a tutti con l’epiteto di Jean Bart (come un celebre corsaro francese del Seicento). Ben presto, alla spensieratezza della scuola, si sovrappongono tuttavia gli ostacoli della vita adulta: la necessità di lavorare, il sogno di un’Italia unita e, soprattutto, l’amore. Un sentimento incarnato qui dalla bella Amalia, che diventa così la sirena che dà anche il titolo al libro: creatura inafferrabile, bella, che condizionerà inesorabilmente l’esistenza di Jean Bart e di molti altri personaggi...Anton Giulio Barrili (1836-1908) nasce a Savona. Laureatosi in Lettere e Filosofia a Genova, nel 1859 si arruola volontario nell’esercito piemontese, partecipando a varie campagne militari al seguito di Garibaldi. Nel corso della sua vita, segnata dall’esperienza risorgimentale, fonda due riviste (L’occhialetto e Il Caffaro) e collabora come redattore al San Giorgio. Assume inoltre la direzione delle riviste Il Movimento (1860) e La Domenica Letteraria (1884). È stato autore di poesia e di commedie, firmando inoltre una cinquantina di romanzi.
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58,99 kr. Pubblicato per la prima volta nel 1903, "Trionfi di donna" doveva inizialmente intitolarsi "Trionfi di Eva". Poi, "considerando che talora il nome di Eva, e specialmente in certa letteratura da trivio, suole usarsi con senso disonesto", Panzini avrebbe deciso di modificarlo nella presente versione. Questo perché le sette novelle che compongono il testo – intrise, come tipico dell’autore romagnolo, di un disincantato umorismo – intendono offrire una visione il più possibile completa del vivere delle donne. Attraverso i vari personaggi che le popolano, infatti, le novelle finiscono per restituire una storia di "trionfi" personali tutta al femminile: una celebrazione, quindi, ma anche una lucida disamina delle più complesse interazioni sottese alla vita quotidiana.Alfredo Panzini (1863-1939) nasce a Senigallia, figlio di un medico riminese. Trascorsa l’infanzia a Rimini, frequenta il Convitto Nazionale Foscarini a Venezia e poi l’Università di Bologna, laureandosi in Lettere (fra i suoi docenti, anche Giosuè Carducci). Insegnerà per tutta la vita al Liceo Ginnasio Statale Terenzio Mamiani di Roma, affiancando alla professione di insegnante una vivace produzione letteraria e lessicografica. Nel 1905, infatti, è fra i compilatori del Dizionario Moderno Hoepli. Scrittore estremamente prolifico, firma una trentina di romanzi (fra cui "Rose d’ogni mese", "Il padrone sono me!" e "La sventurata Irminda"), ma è anche autore di vari saggi storici ("Sigismondo Malatesta") e letterari ("L’evoluzione di Giosuè Carducci").
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58,99 kr. Dopo vent’anni trascorsi all’estero per lavorare, zio Gerolamo rimette piede a casa Varada, in uno sperduto paesello delle campagne piemontesi. Quello che vi trova, però, è tutt’altro che un idillio famigliare: il rapporto fra i coniugi Giacomo e Genoveffa e le loro figlie Giovanna ed Enrichetta è infatti inquinato dall’odio e dalla violenza. Sulla scia dei grandi modelli francesi – in primo luogo Émile Zola – Bersezio compone il mosaico vivace di una piccola realtà rurale, in cui i protagonisti interagiscono con figure quasi archetipiche quali il Parroco (don Pasquale), il Marchese (di Roccavecchia) e lo Speziale (Domenico). Un romanzo vibrante di speranze riformiste e, pur nella miseria e nello squallore che descrive, ricco dell’umanità più autentica...Vittorio Bersezio (1828-1900) nasce a Peveragno, nel cuneese, da una famiglia benestante e di tendenze liberali. Sebbene laureato in giurisprudenza, coltiva fin da giovane una forte passione per la scrittura, tanto da esordire come autore di teatro già nel 1842, con "Le male lingue". Attivo sia in ambito drammaturgico che narrativo, nel 1854 assume la direzione del Fischietto, importante periodico satirico. L’attività giornalistica rappresenta d’ora in poi il suo impegno principale, espresso con la fondazione di un proprio quotidiano – La Gazzetta Piemontese – e portato avanti in parallelo con la politica (nel 1865 è infatti eletto deputato). Profondamente influenzato dalla letteratura francese di Dumas, Balzac e Hugo, ma anche dal romanzo sociale di Zola, Bersezio è noto soprattutto per la commedia "Le miserie 'd Monsù Travet" (1863).
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58,99 kr. "Scrivendo queste cose, non intendiamo giudicare: non è attributo dell’uomo giudicare l’uomo: ma bene si può riconoscere nella «signorina» una magnifica Nemesi". Scritto e pubblicato al concludersi della Prima Guerra Mondiale, "Signorine" (1921) raccoglie quattordici brevi ma folgoranti racconti. Con la prosa compiaciuta e vagamente sorniona di chi ama scrivere, Panzini riesce a confezionare tanti piccoli gioielli di sarcasmo sferzante, nonché di forte introspezione psicologica, dipingendo sapientemente i tratti di una società in rovina, certo, ma non per questo meno dedita all’amore. Estremamente interessante per chiunque voglia conoscere meglio la concezione della donna in un’epoca distante ormai un secolo, "Signorine" è anche una lettura estremamente piacevole, che non manca mai di stupire!Alfredo Panzini (1863-1939) nasce a Senigallia, figlio di un medico riminese. Trascorsa l’infanzia a Rimini, frequenta il Convitto Nazionale Foscarini a Venezia e poi l’Università di Bologna, laureandosi in Lettere (fra i suoi docenti, anche Giosuè Carducci). Insegnerà per tutta la vita al Liceo Ginnasio Statale Terenzio Mamiani di Roma, affiancando alla professione di insegnante una vivace produzione letteraria e lessicografica. Nel 1905, infatti, è fra i compilatori del Dizionario Moderno Hoepli. Scrittore estremamente prolifico, firma una trentina di romanzi (fra cui "Rose d’ogni mese", "Il padrone sono me!" e "La sventurata Irminda"), ma è anche autore di vari saggi storici ("Sigismondo Malatesta") e letterari ("L’evoluzione di Giosuè Carducci").
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73,99 kr. Pubblicato nel 1928 dall’editore Pagani, "Il quadrante dell’amore" contiene l’omonimo romanzo, incentrato sul personaggio di Ettore Giorgi (un giovane orologiaio esperto nel restauro di vecchi meccanismi) e il racconto "La storia di Mirka", ambientato invece in un’Ungheria che fa da sfondo a una storia d’amore. Col suo stile tipico, che l’ha resa una delle autrici più moderne – ma anche più amate – dell’Italia di inizio Novecento, Flavia Steno confeziona così due storie che solo apparentemente paiono non avere nulla in comune. Ma basterà leggerle, per rendersi conto di essere stati rapiti, ancora una volta, dalla verve narrativa della grande scrittrice luganese...Amelia Cottini Osta (1877-1946) nasce a Lugano. Autrice dapprima di articoli e romanzi d’appendice, si afferma successivamente come corrispondente di guerra, distinguendosi come una fra le uniche donne ad aver documentato la Prima Guerra Mondiale direttamente dal fronte. Il 27 luglio 1944, avendo osteggiato il morente regime fascista in un suo articolo, verrà condannata in contumacia a quindici anni. Nascostasi in un cascinale insieme a dei partigiani – nei pressi di Moncalvo – attenderà la fine della guerra, di cui, fino alla morte, denuncerà le crudeltà. È autrice, fra i tanti romanzi, di "Fra cielo e mare", "Il pallone fantasma" e "L’ultimo sogno".
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58,99 kr. "La lanterna di Diogene", pubblicato nel 1907, racconta del viaggio in bicicletta compiuto dallo stesso Panzini in un torrido mese di luglio. Partito da Milano, lo scrittore raggiungerà la località balneare di Bellaria, in Romagna, passando per svariate località (da Lodi a Parma, da Modena alla pascoliana San Mauro, per finire a Ravenna e, quindi, a Comacchio). Intriso di stoccate contro le perversioni della modernità, ma anche di un sincero afflato patriottico, religioso e genuinamente conservatore, il reportage che ne scaturisce è tutto fuor che una sterile polemica da quattro soldi: esso, anzi, è una vera e propria celebrazione dell’Italia, dei suoi paesaggi e delle sue genti. Un invito ad abbandonarsi alla bellezza, magari conservando anche un po’ di quel sorriso sornione che appartiene solo a chi sa cosa cercare e dove trovarlo...Alfredo Panzini (1863-1939) nasce a Senigallia, figlio di un medico riminese. Trascorsa l’infanzia a Rimini, frequenta il Convitto Nazionale Foscarini a Venezia e poi l’Università di Bologna, laureandosi in Lettere (fra i suoi docenti, anche Giosuè Carducci). Insegnerà per tutta la vita al Liceo Ginnasio Statale Terenzio Mamiani di Roma, affiancando alla professione di insegnante una vivace produzione letteraria e lessicografica. Nel 1905, infatti, è fra i compilatori del Dizionario Moderno Hoepli. Scrittore estremamente prolifico, firma una trentina di romanzi (fra cui "Rose d’ogni mese", "Il padrone sono me!" e "La sventurata Irminda"), ma è anche autore di vari saggi storici ("Sigismondo Malatesta") e letterari ("L’evoluzione di Giosuè Carducci").
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73,99 kr. Pubblicato nel 1937 dalla S.E.I. di Torino, "Racconti di Toscana" raccoglie alcuni fra gli episodi più vivaci della nutrita produzione letteraria di Giuseppe Fanciulli. Nell’arco di tredici racconti – accomunati da un gusto tipicamente fiorentino per l’ironia – l’autore allestisce altrettanti piccoli universi narrativi, che si imprimono nella memoria del lettore col loro tono trasognato, divertito e leggero. È sufficiente leggere "La leggenda del rododendro", o "Un po’ di azzurro", per apprezzare appieno la varietà tematica – nonché stilistica – di una raccolta che sembra fatta per essere apprezzata ancora di più, a distanza di quasi un secolo dalla sua stesura. Che dire, se non invitare chi legge a tuffarsi in una Toscana a tratti inedita, nuova e antica allo stesso tempo, per godere di un libro così straordinario...Giuseppe Fanciulli nasce a Firenze nel 1881. Nel 1906 si avvicina per la prima volta alla narrativa per l’infanzia, iniziando un lungo sodalizio con Luigi Bertelli al Giornalino della Domenica. Alla morte dell’amico, Fanciulli – il cui pseudonimo è in questo periodo "Mastro Sapone" – ne assume la direzione dal 1920 al 1924. Noto soprattutto per aver scritto le biografie per ragazzi di Italo Balbo e Don Bosco, Fanciulli ha scritto altri libri di successo come "Gente Nostra" e "La testa di Spinacino". Muore a Castelveccana, nel varesotto, nel 1951.
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40,99 kr. Scritto a caldo nei mesi convulsi di quello stesso anno, "Romanzo della guerra nell’anno 1914" rappresenta inizialmente un esercizio fatto da Panzini per sé stesso, senza cioè alcuna intenzione di darlo alle stampe. Ma poi, su invito del suo editore, il grande intellettuale romagnolo accetta di pubblicare il testo. Si tratta di un diario intimo, toccante, delle lunghissime settimane successive all’attentato di Sarajevo, con cui sarebbe poi scoppiata la Grande Guerra. Mesi difficili in tutta Europa, certo, ma anche in Italia: stretta nella morsa di un’alleanza innaturale con l’Austria e la Germania, ma anche tentata da un’ostinata neutralità che, come ben sappiamo, sarebbe stata infranta solo dopo, con la decisione di entrare in guerra a fianco dell’Intesa nell’anno successivo. Un documento preziosissimo su una pagina fondamentale della nostra storia...Alfredo Panzini (1863-1939) nasce a Senigallia, figlio di un medico riminese. Trascorsa l’infanzia a Rimini, frequenta il Convitto Nazionale Foscarini a Venezia e poi l’Università di Bologna, laureandosi in Lettere (fra i suoi docenti, anche Giosuè Carducci). Insegnerà per tutta la vita al Liceo Ginnasio Statale Terenzio Mamiani di Roma, affiancando alla professione di insegnante una vivace produzione letteraria e lessicografica. Nel 1905, infatti, è fra i compilatori del Dizionario Moderno Hoepli. Scrittore estremamente prolifico, firma una trentina di romanzi (fra cui "Rose d’ogni mese", "Il padrone sono me!" e "La sventurata Irminda"), ma è anche autore di vari saggi storici ("Sigismondo Malatesta") e letterari ("L’evoluzione di Giosuè Carducci").
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40,99 kr. "Adelchi" narra le vicende dell’omonimo figlio dell’ultimo re dei Longobardi, Desiderio, ambientate durante la caduta del regno - tra il 772 e il 774 - per mano di Carlo Magno, altro protagonista della tragedia.Per ragioni politiche, Ermengarda, figlia del re Desiderio, viene ripudiata come sposa da Carlo Magno, scatenando la guerra tra i due sovrani. Mentre Desiderio cade prigioniero di Carlo Magno, Adelchi, dopo essersi opposto inutilmente alla guerra contro i Franchi, combatterà fino alla morte, invocando, nei suoi ultimi istanti, clemenza per il padre prigioniero.All'interno di questa tragedia, tra le più belle della letteratura italiana, non solo troviamo presenti riflessioni universali sulla natura della Storia, ma anche, per la prima volta, il tema della Divina Provvidenza, iniziale sviluppo del concetto che diventerà poi fulcro de "I promessi sposi".Alessandro Manzoni (1785 – 1873) è stato un drammaturgo, poeta e scrittore italiano. Grazie al suo celebre romanzo "I promessi sposi", caposaldo della letteratura italiana che getta le basi del romanzo moderno, è considerato uno dei maggiori romanzieri italiani di tutti i tempi. Tra le sue opere maggiori si ricordano anche "Inni sacri" e "Il cinque maggio".
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148,99 kr. Col suo grande poema cavalleresco, Boiardo ha saputo fondere il gusto cortese per le gesta dei Paladini con l’erudizione dell’Umanesimo maturo, confezionando un’opera che, nonostante sia stata oscurata dal successo dell’ariostesco "Orlando furioso" (suo debitore), ha mantenuto intatto il suo fascino cristallino. Alla corte di Carlo Magno si presenta Angelica, bellissima principessa del Catai, in cerca di aiuto contro i propri nemici. Basterebbe questa premessa, per far capire a chi legge che le intricate vicissitudini amorose di Orlando e Rinaldo – fra loro cugini e considerati i migliori cavalieri dell’imperatore – non si limiteranno qui a qualche banale scaramuccia. No, la sterminata fantasia di Boiardo ci trascinerà invece molto lontano dalla Francia: in un Estremo Oriente fiabesco in cui non mancheranno intrighi, incantesimi e mostri sovrumani...Matteo Maria Boiardo (1441-1494) nasce nella contea di Scandiano, in Emilia Romagna, infeudata alla sua famiglia da diverse generazioni. Cresciuto a Ferrara, nel 1451 rimane orfano di padre e torna alla città di origine, sotto la tutela dell’amato nonno Feltrino. È proprio quest’ultimo, umanista appassionato, ad assicurargli la più adeguata formazione. Nel 1461 Boiardo entra nella corte ferrarese di Borso d’Este, trascorrendo i successivi anni fra Roma e le varie corti tenute dalla dinastia (quella di Modena e di Reggio) e affermandosi come letterato. In quegli stessi anni firma le sue opere più note: "Amorum Libri Tres" (1476), "Le pastorali" (1484)" e, soprattutto, "Orlando innamorato", la cui versione completa uscirà postuma, nel 1495.
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58,99 kr. Come scrive lo stesso Panzini nella toccante dedica alla madre, posta come incipit del libro, "vi troverai l’amore e la venerazione per le cose e per le opere semplici e generose: vi troverai anteposta la coscienza e la verità alla fortuna e il disdegno di ogni proficua viltà". "Piccole storie del mondo grande", pubblicato nel 1903, fa fede al proprio titolo in ogni suo racconto, svelando le minuscole virtù che addolciscono altrettante minuscole esistenze, in un mondo così sconfinato che potrebbe invece spazzarle via in ogni momento. Echeggiano a più riprese le suggestioni e gli insegnamenti del grande Maestro di Panzini, da lui omaggiato sempre nell’incipit: parliamo di Carducci, suo insegnante a Bologna, che ha trasmesso all’allievo prosatore il gusto per le cose piccole, semplici – ma verissime! – della quotidianità...Alfredo Panzini (1863-1939) nasce a Senigallia, figlio di un medico riminese. Trascorsa l’infanzia a Rimini, frequenta il Convitto Nazionale Foscarini a Venezia e poi l’Università di Bologna, laureandosi in Lettere (fra i suoi docenti, anche Giosuè Carducci). Insegnerà per tutta la vita al Liceo Ginnasio Statale Terenzio Mamiani di Roma, affiancando alla professione di insegnante una vivace produzione letteraria e lessicografica. Nel 1905, infatti, è fra i compilatori del Dizionario Moderno Hoepli. Scrittore estremamente prolifico, firma una trentina di romanzi (fra cui "Rose d’ogni mese", "Il padrone sono me!" e "La sventurata Irminda"), ma è anche autore di vari saggi storici ("Sigismondo Malatesta") e letterari ("L’evoluzione di Giosuè Carducci").
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58,99 kr. Folgorante esordio narrativo di Alfredo Panzini, pubblicato per la prima volta nel 1893, "Il libro dei morti" rappresenta a tutti gli effetti un genuino rigetto per i manierismi veristi, tanto in voga in quegli anni. In uno Stato Pontificio al collasso, dove si subodora l’imminente crollo del potere temporale dei papi, l’oscuro G. Giacomo ottiene di "levarsi dal suo sepolcro", avviandosi quindi verso quella che era stata casa sua. Con le sue atmosfere cupe, i frequenti rimandi alla nutrita cultura classica del suo autore e quel suo insistere sul tema della morte e dell’aldilà, il presente romanzo si offre a chi lo legga come un monito sul valore ultimo della vita. Non senza ricorrere all’allusiva ironia tipica della prosa di Panzini...Alfredo Panzini (1863-1939) nasce a Senigallia, figlio di un medico riminese. Trascorsa l’infanzia a Rimini, frequenta il Convitto Nazionale Foscarini a Venezia e poi l’Università di Bologna, laureandosi in Lettere (fra i suoi docenti, anche Giosuè Carducci). Insegnerà per tutta la vita al Liceo Ginnasio Statale Terenzio Mamiani di Roma, affiancando alla professione di insegnante una vivace produzione letteraria e lessicografica. Nel 1905, infatti, è fra i compilatori del Dizionario Moderno Hoepli. Scrittore estremamente prolifico, firma una trentina di romanzi (fra cui "Rose d’ogni mese", "Il padrone sono me!" e "La sventurata Irminda"), ma è anche autore di vari saggi storici ("Sigismondo Malatesta") e letterari ("L’evoluzione di Giosuè Carducci").
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73,99 kr. "Il nostro orto confinava con un giardino; un muretto e un’alta cancellata di legno segnavano la divisione" ... Con una sensibilità e una capacità introspettiva straordinarie, Giuseppe Fanciulli ci catapulta nell’universo vivace di una campagna toscana che oggi non esiste più. Sospeso fra la nostalgia e il sornione distacco, tipico di un abitante della città, "Il giardino delle meraviglie" è un affresco a tutto tondo della vita famigliare in un vecchio podere: difficile non affezionarsi subito a personaggi come la nonna – che si lamenta sempre di quanto la casa sembri "un porto di mare", ma che in realtà non potrebbe vivere se non fosse così – i cugini, gli zii e tutta la compagine multiforme di mezzadri, contadini e cacciatori che popolano l’universo narrativo di questo splendido romanzo. Una lettura toccante, impreziosita dalla morbida prosa di un grande sognatore come Fanciulli...Giuseppe Fanciulli nasce a Firenze nel 1881. Nel 1906 si avvicina per la prima volta alla narrativa per l’infanzia, iniziando un lungo sodalizio con Luigi Bertelli al Giornalino della Domenica. Alla morte dell’amico, Fanciulli – il cui pseudonimo è in questo periodo "Mastro Sapone" – ne assume la direzione dal 1920 al 1924. Noto soprattutto per aver scritto le biografie per ragazzi di Italo Balbo e Don Bosco, Fanciulli ha scritto altri libri di successo come "Gente Nostra" e "La testa di Spinacino". Muore a Castelveccana, nel varesotto, nel 1951.
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58,99 kr. "Finalmente andò a sfogarsi con mamà. Nella camera dove mamà lavorava, c’era entro una cornice vecchia di legno, dal contorno barocco, quell’immagine di una Madonna, con un profilo bianco, sur un fondo scuro, incline e dolce sul pargoletto lattante" ... Aquilino è un ragazzo vivace, sempre dedito a far valere ciò che per lui è giusto contro le palesi iniquità del mondo. Che si tratti degli insegnanti, dei preti o dei suoi coetanei, dell’amore e della famiglia: ogni cosa sembra concorrere a trasformare questo mondo in qualcosa di diverso, strappandolo all’abbraccio della gioventù per una missione sovrumana. La guerra incombe, i giovani si preparano a partire. Scritto durante la Grande Guerra – e dedicato a un giovane amico, caduto fra i primi sul fronte nel 1915 – "La Madonna di Mamà" è un romanzo dolente, puro e sincero. Uno dei testi più emblematici della fantasia narrativa di Alfredo Panzini.Alfredo Panzini (1863-1939) nasce a Senigallia, figlio di un medico riminese. Trascorsa l’infanzia a Rimini, frequenta il Convitto Nazionale Foscarini a Venezia e poi l’Università di Bologna, laureandosi in Lettere (fra i suoi docenti, anche Giosuè Carducci). Insegnerà per tutta la vita al Liceo Ginnasio Statale Terenzio Mamiani di Roma, affiancando alla professione di insegnante una vivace produzione letteraria e lessicografica. Nel 1905, infatti, è fra i compilatori del Dizionario Moderno Hoepli. Scrittore estremamente prolifico, firma una trentina di romanzi (fra cui "Rose d’ogni mese", "Il padrone sono me!" e "La sventurata Irminda"), ma è anche autore di vari saggi storici ("Sigismondo Malatesta") e letterari ("L’evoluzione di Giosuè Carducci").
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73,99 kr. "A Napoli la camorra, in Sicilia la mafia, a Torino la cocca, a Milano la teppa, a Firenze i ciompi, a Bologna ed in Romagna i buli, a Venezia i tosi. Con Gennaraccio, Roma ebbe i soci del punterolo, a cui si collegò la società della subbia". In una Roma malfamata, i cui poli di gravità spaziano dal vecchio Ghetto ai Monti, ribolle un sottobosco di sfaccendati e piccoli delinquenti. Con la penna vivida che l’ha reso celebre, Ulisse Barbieri ci tramanda così una memoria spessa, carica di umanità, di quel mondo sommerso ma al contempo vivacissimo. Impreziosita da un affettuoso "schizzo" biografico, opera dell’amico Edmondo De Amicis, la presente edizione del romanzo "In basso" (1885) conquisterà anche chi lo scopra ora, a distanza di un secolo e mezzo da quell’Italia e da quella Città Eterna...Ulisse Barbieri (1842-1899) nasce a Mantova da una famiglia borghese. Attivo fin da giovanissimo nelle lotte antiaustriache, a sedici anni viene arrestato e condannato a quattro anni di carcere. Successivamente si arruola volontario fra i Cacciatori delle Alpi, agli ordini di Garibaldi, e combatte varie battaglie (1866). Trasferitosi a San Benedetto Po, inizia a svolgere una frenetica attività letteraria, avvicinandosi intanto al socialismo e all’anarchismo. Proprio per sfuggire a un nuovo arresto, emigrerà per qualche anno in Brasile, facendo infine ritorno a San Benedetto Po tre anni prima della morte. È stato autore di poesie, romanzi, drammi, libretti d’opera e commedie, ma è noto soprattutto per le opere "Lucifero: fantasia romantica" (1871) e "In basso" (1885).
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96,99 kr. Stavolta l’investigatore Giorgio Martinengo – frutto della straordinaria fantasia di Borgio – non fa i conti con una storia qualsiasi: la vittima in questione, infatti, è Vittoria Squassino, suo antico amore di gioventù. Ingaggiato poco tempo prima dalla banca tedesca per cui Vittoria lavorava, Martinengo non ha mai creduto fino in fondo alle insinuazioni sul suo conto. Anche se la relazione che la donna intratteneva con Valerio Cortese (magnetico imprenditore in campo enologico, nonché, a sua volta, vecchia conoscenza del detective) sembrerebbe aprire un paio di piste interessanti. Con questo viaggio, a cavallo fra le Langhe e un passato di giovanili sregolatezze, sullo sfondo di una smarrita Italia anni Novanta, Martinengo dovrà fare i conti coi ricordi e con la crudeltà del mondo, in una sfida dai contorni dolorosi...©2022 Fratelli Frilli Editori (P)2022 Saga EgmontFabrizio Borgio nasce nel 1968 – prematuramente, a quanto dice lui stesso – ad Asti. Grande consumatore, fin da bambino, di libri, televisione e fumetti, inizia a scrivere i primi racconti negli anni dell’adolescenza. Dopo un'esperienza di diversi anni nell'Esercito, intraprende degli stage di sceneggiatura collaborando con registi del calibro di Monicelli e Arlorio. Grazie anche all’esperienza maturata come sceneggiatore, esordisce nel 2006 con "Arcane le colline" (L’Autore Libri Firenze), cui fa seguito, l’anno successivo, "La voce di pietra" (SBC Edizioni). Fra i suoi titoli più importanti, si possono citare anche "Masche" (2012), "La morte mormora" (2012) e "Vino rosso sangue" (2021), tutti editi da Fratelli Frilli.
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44,99 kr. Ein Fantasyroman der besonderen Art! Die junge Pala lebt mit ihren Eltern und ihrer Schwester in der Stadt Silencia, einer Stadt, in der Worten ein besonderer Zauber innewohnt. Eines Tages geschieht das Unfassbare: Die Bewohner Silencias verlieren einzelne Silben und Worte. Besonders schlimm erwischt es den Geschichtenerzähler Gaspare, der über Nacht die Fähigkeit zu Sprechen verliert. Pala macht sich auf, das Geheimnis zu ergründen und stößt auf finstere Widersacher – und auf Zitto, der in einer mysteriösen Ruine über der Stadt lebt ...Ralf Isau wurde 1956 in Berlin-Tempelhof geboren. Nach einer kaufmännischen Ausbildung war er zunächst als Programmierer tätig, bevor er 1988 zur Schriftstellerei fand. Nach einem erfolgreichen Start im Bereich Kinder- und Jugendbuch wechselte Isau in das Erwachsenengenre. Er hat zahlreiche Fantasyromane veröffentlicht, die häufig mit historischen Fakten gespickt sind. Isau lebt mit seiner Frau in der Nähe von Ludwigsburg.
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96,99 kr. La cittadina di Giave è un piccolo paese in un immaginario Nord Ovest d’Italia dove, in una serata invernale, una donna viene investita da un’auto sulle strisce pedonali. Il ricovero in ospedale diventa l’occasione per far riaffiorare ricordi passati e fare a suo marito una proposta che sconvolgerà le loro vite. Cinquant’anni dopo, Claudio Benetti rispolvera il suo trascorso di partigiano, sui monti della Valsesia, cruento e sanguinoso, rammentando anche un amore del tempo di guerra. È nella narrazione di pochi e cruciali giorni sparsi tra gli anni Quaranta, Settanta e Novanta che si svolgono le vite dei protagonisti del libro, le cui storie, intrecciate fra loro, fioriscono nella Resistenza per poi seguire percorsi imprevedibili.
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96,99 kr. In un’ansa del Tevere transitano le storie e le fortune di molti personaggi. Una Roma interconnessa—anche e soprattutto nei suoi sotterranei—che si riallaccia, a sua insaputa, in questa curva del fiume, a Porto Giordano. Tra scrittori, meccanici, intellettuali, anziane paladine dei topi del Tevere; e poi ancora, i topi stessi, sempre sull’orlo di essere spazzati via dai meccanismi di una città che si evolve e cresce come una melma—"Rattatata", in bilico tra il fantastico e la meraviglia, racconta una Roma quanto mai reale e tangibile, riunita per l’occasione in un lembo piccolissimo di fiume.
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96,99 kr. Il magistrato Elena Macchi, con a fianco il fidato commissario Torrisi, si ritrova a dover indagare su una serie di misteriosi omicidi, avvenuti nell’altrimenti placida provincia di Varese. Il tutto ha inizio con l’assassinio di una modella, Eva Borghi, vista poche ore prima in casa del pittore Claudio Murro. Un altro delitto, stavolta a Milano, porterà Elena a collaborare con la questura meneghina assieme a una psicologa e una criminologa del capoluogo. In una vicenda che sembra allargarsi sempre di più, fra cambi di rotta repentini e impensabili colpi di scena, la protagonista dovrà riuscire a trovare la verità in un mare di avversità. Come affermato dalla stessa autrice, parlando di Elena: “Se il mio personaggio potesse parlare, mi ringrazierebbe per averla creata così bella, così forte, così indipendente e sicura di sé, mentre credo che non sarebbe molto contenta delle situazioni critiche nelle quali, di quando in quando, la vado a cacciare” …©2022 Fratelli Frilli Editori (P)2022 Saga EgmontLaura Veroni nasce a Varese nel 1963. Laureatasi in Pedagogia all’Università Cattolica di Milano, è insegnante di lettere. A partire dal 2013 ha iniziato a pubblicare vari racconti online e su antologia, aggiudicandosi fra l’altro più di un premio (GialloStresa 2013, CARTOLINE DI NATALE 2013). È autrice di molti romanzi a sfondo thriller-noir, caratterizzati tutti dall’ambientazione varesotta, con cui Veroni ha saputo costruirsi un pubblico di affezionati lettori. Fra i titoli più noti, si possono citare “I delitti di Varese” (2016) e “Varese non aver paura”, entrambi pubblicati da Fratelli Frilli Editori.
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96,99 kr. Milano. Il quartiere di Porta Venezia è un micro-universo multietnico, abitato da un coacervo apparentemente improbabile di figure sgangherate e personaggi loschi. L’assassinio di Raffaele Caracciolo, ricco gallerista che viveva in un attico, sembrerebbe confermare i peggiori pregiudizi sull’esistenza problematica del quartiere. Il primo sospettato, agli occhi di chiunque venga interpellato, non può che essere Adrian Stoicu, il giovane rumeno sfaccendato che la vittima ospitava da un po’ di tempo, ma che ora risulta irreperibile. Questo, almeno, è quanto inizialmente è portato a credere anche il commissario Attilio Masini, diviso fra la solitudine, la musica rock e il suo amato Schopenhauer. La sola persona a dubitarne, però, è l’anziana signora Delia, magliaia di lungo corso e storica abitante del quartiere. La donna, che trascorre intere giornate seduta davanti alla propria bottega insieme al meticcio Andy, è forse l’unica vicina ad aver conosciuto davvero Adrian. Spetterà a lei, quindi, improvvisare un’indagine che faccia chiarezza sulla vicenda…©2022 Fratelli Frilli Editori (P)2022 Saga EgmontMauro Biagini nasce a Genova, città che lascia, dopo una laurea in Lettere Moderne, per trasferirsi nell’amato quartiere milanese di Porta Venezia. Con alle spalle una trentennale esperienza da creativo pubblicitario – e con all’attivo spot televisivi per brand di primo piano – è anche insegnante all’Accademia di Belle Arti Europea dei Media, nonché consulente di comunicazione per diverse aziende e conduttore di programmi radio dedicati a tematiche LGBT. Esordisce nel 2018 con “Marcantonio detto Toni” (Robin Edizioni), cui fanno seguito “Soprattutto viole” (goWARE, 2019) e “La ragazza del Club 27. Milano, Porta Venezia: un’indagine della magliaia Delia” (Fratelli Frilli Editori, 2020).
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96,99 kr. Nel centro Italia del 1944 imperversa inesorabilmente il conflitto fra nazi-fascisti e truppe alleate. In un villaggio insulare del Trasimeno, un gruppo di ebrei è riuscito a trovare un rifugio apparentemente sicuro. Tutto sembrerebbe andare per il meglio, in un luogo così remoto e distante dai principali eventi del grande scontro bellico. Questo fino a quando, per un futile disguido, gli abitanti del paese non uccidono inavvertitamente un soldato tedesco. Posti di fronte alla prospettiva di un’inevitabile retata nazista, gli abitanti del villaggio cominciano a chiedersi, così, se non sia il caso di tradire l’umanità e consegnare gli ebrei transfughi, nella speranza di evitare ritorsioni più pesanti.Con "La scelta" Giovanni Dozzini firma un romanzo tremendamente umano, incentrato su una vicenda realmente accaduta. Storicamente secondaria ma ben documentata a livello locale, la vicenda diventa, così, simbolo universale della tragedia eterna del libero arbitrio nel momento in cui si scontra pericolosamente con l’antica sentenza "mors tua vita mea".
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96,99 kr. Cosa potrà mai nascondersi in una pallina di carta volata giù tutta accartocciata da un balcone in un pomeriggio d’estate? Perché a trovarla per le vie del paesino sono stati proprio tre bambini, che per divertimento l’hanno calciata fino a casa, riposta in un barattolo, e infine abbandonata, giurando di scoprirne il contenuto solo in seguito. Così, per sedici lunghi anni l'involucro è rimasto chiuso in un cassetto, dimenticato. Quando finalmente i tre amici, ormai cresciuti, ne scoprono il contenuto, non perdono un attimo prima di allertare la polizia. Messo al corrente del ritrovamento, Maurizio Vivaldi si troverà a indagare nel passato, all'interno di un caso troppo oscuro per comprendere come possa essere rimasto celato così a lungo.Maurizio Blini (1959) è uno scrittore italiano. Dopo una carriera in polizia, Blini si dedica alla sua grande passione: la scrittura e, più in particolare, i romanzi gialli e noir, all'interno dei quali riversa tutta l'esperienza maturata sul campo.
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73,99 kr. Ein unterhaltsame archäologische Entdeckungstour durch RomBei einem Spaziergang durch die antiken Ruinen Roms wird der Hörer zum Hobbyarchäologen. Es geht vorbei am Kolosseum, an den Katakomben, am Pantheon und der Trajansäule - um nur einige Höhepunkte zu nennen.
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73,99 kr. Ein kunsthistorischer Streifzug durch schöne FlorenzFlorenz - Stadt der Renaissance und der Genies. Hier schufen Botticelli, Brunelleschi und Michelangelo ihre Meisterwerke. Die promovierte Kunsthistorikerin Monika von Zitzewitz erzählt ihre Geschichte für Liebhaber der Stadt und solche, die es werden wollen.
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12,99 kr. Zachwyt nad tym, co sztuczne, może przesłonić ulotne piękno rzeczywistości. Warto poświęcić uwagę właściwym sprawom, nim będzie za późno.Ranny mężczyzna znajduje schronienie w opustoszałym domu w Apeninach. Mieszkanie wypełnione jest dziełami sztuki. Zwłaszcza jedno z nich - realistyczny portret pięknej kobiety - magnetyzuje przybysza. Leżąca obok książka przynosi informacje na temat historii obrazu i tragicznego losu modelki.Krótkie opowiadanie zainspirowało Oscara Wilda do napisania powieści "Portret Doriana Graya". Jean-Luc Godard w filmie "Żyć własnym życiem" z 1962 roku zawarł cytaty z tego utworu.Klasyka literatury grozy, zainteresuje fanów pisarstwa Lovecrafta.Edgar Allan Poe (1809-1849) – amerykański poeta, nowelista, krytyk i teoretyk literatury. Był przedstawicielem romantyzmu w literaturze amerykańskiej. Debiutował w wieku 18 lat jako poeta, choć utrzymywał się przede wszystkim z publikacji opowiadań w czasopismach literackich. Jego opowiadania grozy zapewniły mu trwałą popularność. Najbardziej cenionym aspektem jego twórczości są wnikliwe studia skrajnych stanów ludzkiej psychiki. Poe był także prekursorem noweli detektywistycznej, stworzył pierwszą w literaturze postać detektywa – C. Auguste’a Dupina.
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