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  • af Altan
    36,99 kr.

    Dopo aver trovato una misteriosa letterina su cui non c’è scritto niente, Pimpa fa amicizia con Lino, il piccolissimo topino grigio che vive in casa sua.Dice di averla messa lui sul tavolo, ma che purtroppo non sa scrivere. Tutto quello che vorrebbe è solo un po’ di formaggio per poter crescere. Pimpa, allora, porta Lino da Betta la capretta, che gli dà un po’ del suo formaggio fresco. Dopo aver fatto merenda insieme, Pimpa insegnerà a Lino come si scrive una parola molto importante...Una storia semplice e colorata, nel solito stile delle avventure di Pimpa, narrata dall'attrice e doppiatrice Francesca Vettori, indimenticabile voce della cagnolina a pois nelle sue più recenti serie televisive prodotte dalla RAI.Francesco Tullio-Altan, noto semplicemente come Altan (Treviso, 1942), è un fumettista e vignettista italiano. Nel 1975, ha creato la Pimpa, uno dei personaggi per l'infanzia di maggior successo in Italia.

  • af Ninon Amey
    125,99 kr.

    Roxane, Caroline, Johanna et Lucie s’étaient promis de partir en vacances ensemble une dernière fois avant de débuter leur carrière professionnelle. C’est ainsi qu’en ce mois de juillet 2019, elles débarquent à Venise, sans se douter un instant que les rencontres qu’elles vont y faire changeront à jamais leur vision des choses. Et peut-être même leur vie entière...De Venise à Étretat, en passant par Rome, Évry et Aix-en-Provence, plongez dans cette saga estivale et laissez-vous surprendre par la magie des rencontres inattendues et le caractère déroutant des premiers émois.Ninon Amey est née en 1984. Ecrire l'a aidée à trouver son équilibre, elle ne pourrait plus s'en passer...Elle se lance dans l'autoédition en 2017 avec des romances contemporaines émouvantes et aborde, d'une plume douce et sensible, des thèmes qui lui tiennent à coeur comme le deuil, la résilience, ou encore les secrets de famille. L'amitié, la famille et l'amour ont toujours une place centrale dans ses histoires, qui savent captiver le lecteur dès les premières pages.

  • af David Donachie
    96,99 kr.

    Le corsaire Harry Ludlow et son frère James sont chargés d'enquêter sur le meurtre d'un capitaine britannique pendu à Gênes. Arrivés dans le port de la ville, les deux hommes remarquent immédiatement que l'ambiance est tendue à l'extrême. Les groupes ennemis de marins anglais et français, qui préféreraient se sauter à la gorge, sont-ils liés à ce meurtre ?Fin du 18e siècle : Harry Ludlow quitte son poste d'officier dans la Royal Navy pour devenir corsaire et sillonner les mers. Au cours de ses voyages, lui et ses compagnons se retrouvent sans cesse dans des situations périlleuses et des affaires criminelles à élucider. Cette série captivante satisfera non seulement les fans de romans maritimes historiques, mais aussi les lecteurs passionnés de romans policiers.David Donachie (né à Édimbourg en 1944), aussi connu sous le pseudonyme de Jack Ludlow, est un écrivain anglais. Avant de consacrer sa vie à la littérature, Donachie était vendeur et homme d'affaires. Passionné d'histoire, en particulier l'histoire navale, il s'inspire de ses recherches pour écrire ses romans mettant en scène des marins de la Royal Navy, décrivant avec une grande précision la vie à bord des navires.

  • af Alessandro Bastasi
    96,99 kr.

    Milano: meglio in bianco e nero o a colori? Città industriale o città di servizi? Analogica o digitale? Passano gli anni, mutano le mode, ma Milano – con i suoi omicidi – resta sempre la stessa. Affascinante, cupa, insondabile. Proprio come il passato...Nel quartiere meneghino di San Siro fervono i lavori per la costruzione di un nuovo ipermercato. Un operaio, mentre è all’opera con la scavatrice, nota però una stranezza: possibile che là sotto ci siano dei resti umani? Di tutta la cittadinanza, un solo uomo sembra avere a cuore questa storia. Guido Barbieri, padre di un’affermata giornalista televisiva, è convinto che quel cadavere appartenga ad Angela Pozzi, suo primo amore, scomparsa misteriosamente nel 1965. Soltanto l’irrompere di un nuovo delitto, tuttavia, è in grado di smuovere la magistratura. E a prendersi carico del caso sarà il commissario Daniele Ferrazza, interessato non solo alla soluzione dell’intrigo, ma anche a Laura Barbieri.Alessandro Bastasi, nato a Treviso nel 1949, vive a lavora a Milano da più di quarant’anni. Con alle spalle esperienze di cronista teatrale e di attore, ha esordito nel 2008 col romanzo "La fossa comune", cui hanno fatto seguito i noir "La gabbia criminale" (2010) e "Città contro" (2011). Molti suoi racconti sono apparsi su importanti riviste e webzine, come, ad esempio, "La caduta dello status" (2013), pubblicato nella rassegna Resistenze Noir del Manifesto. Dei libri da lui scritti si possono citare, fra tanti altri, romanzi come "Notturno metropolitano" (2018), "Milano e i pensieri oscuri" (2020) e "La scelta di Lazzaro" (2020).

  • af Yolanda Fidalgo
    148,99 kr.

    Nápoles, 1900. Fabio, el dueño del teatro Dellanotte, parte de viaje por un año, y encarga a sus dos hijos: Adriano, violonchelista ciego, y Carlo, la responsabilidad de regentar el teatro de la ópera. Pero tras su partida, todo va a cambiar. Sus hijos, aunque Carlo está casado, se enamoran de la misma misteriosa mujer. Su esposa desarrolla aficiones que no imaginaría. Y un sanguinario asesino en serie se dedica a matar en el teatro, siguiendo las pautas de un antiguo manuscrito que narra la vida de Diane, la criada muda de la envenenadora marquesa de Brinvilliers, en el París del Rey Sol. Para atraparlo, recibirán la ayuda de Gianni Leone, colaborador del fundador de la escuela italiana de antropología criminal Abele de Blasio. Se valdrá de sus nuevos, pero aún no probados, métodos científicos, para lograrlo... ¿o no?Yolanda Fidalgo (Zamora en 1970). Estudió Empresas Turísticas en la Universidad de Salamanca, pero su pasión han sido siempre los libros. En Madrid fundó su propio taller de encuadernación, que aún mantiene. Su primera novela, Más allá de los volcanes, ganó el Premio Internacional de Narrativa Marta de Mont Marçal, a la que le siguió Las hogueras del cielo. Esta es su tercera novela.

  • af Kari Nenonen
    73,99 kr.

    Toimittaja Johannes Korpi pääsee huikaisevan kloonausjuonen jäljille: Torinossa säilytetään käärinliinaa, jolla huhutaan olevan merkityksellinen historia, ja nyt käärinliinan avulla aiotaan kloonata ei enempää eikä vähempää kuin itse Jeesus Nasaretilainen. Ja vielä kahtena kappaleena. Tarkoituksena on luoda Israelille uusi kuningas, mutta kuinka käy, kun klooneilla onkin oma tahto, ja tapahtumiin puututaan myös avaruudesta – tai taivaasta?Alun perin 1980-luvulla julkaistun vauhdikkaan scifi-tarinan huimat käänteet vievät lukijansa Suomesta Italiaan, Englantiin ja Israeliin, ja suuren selittämättömän äärelle.Suomen Mr. Kauhunakin tunnettu Kari Nenonen (1949–2006) on suomalaisen scifi- ja kauhukirjallisuuden suurimpia nimiä. Nenonen oli tuottoisa kirjoittaja, joka romaanien lisäksi kirjoitti muun muassa Jerry Cotton -rikoslukemistoa.

  • af Carlo Pompili
    96,99 kr.

    In una stanza dell’Hotel Roma, nel viterbese, Claudio Torre muore in circostanze a dir poco sospette. Una chiamata al comando dei vigili del fuoco segnala un incendio presso la suite Julia. La pattuglia dei vigili del fuoco, però, arriva troppo tardi: Claudio è già morto. Secondo le indagini effettuate sul corpo e nell’intera stanza in cui la vittima aveva alloggiato, sembrerebbe che l’incendio, in verità, non sia mai scoppiato: Claudio Torre infatti non riporta alcuna lesione. Iniziano così le indagini capitanate dall’ufficiale maggiore Valeri che, con l’aiuto di una squadra composta dal medico Serra, il magistrato Rea e altri appartenenti all’Arma, prova a scoprire chi si nasconda dietro questo mistero.©2023 Fratelli Frilli Editori (P)2023 Saga EgmontCarlo Pompili è nato a Roma. Dopo aver ottenuto la maturità classica, si è iscritto al corso di laurea in giurisprudenza, coltivando nel frattempo interessi sia giornalistici sia di grafica e letteratura. Attualmente riveste il ruolo di consulente in marketing e comunicazione. Appassionato di storia e cultura dell’Alto Lazio, con "Il Potere" (2014), sua opera di esordio, ha ultimato un processo che coniuga l’amore per il territorio con il thriller onirico ed evocativo. "La Prova" (2017), il suo secondo romanzo, completa alcuni aspetti che aveva volutamente lasciato insoluti nel romanzo antecedente. Con "L’uomo dei sogni" torna a dar vita alle vicende del maggiore Valeri, un personaggio seriale che è già riuscito a conquistare una propria fetta di pubblico.

  • af Jack Sensolini & Luca Mazza
    96,99 kr.

    Siamo finalmente giunti all'attesissimo quarto capitolo della saga del Regno di Taglia, ciclo narrativo dell’universo grimdark fantasy nato dall’ingegno e dalla crudeltà di Luca Mazza e Jack Sensolini.Apocalemme.Capolinea di tutti gli eserciti, cancello di tutti gli inferni.Sudario, re di guerra e brace, chiama a raccolta i suoi reduci per l’ultima Cappiata, dove non sono ammessi poemi né proclami. In un’apocalittica partita a necrobriscola contro le orde dei quattro Pascoli, il sovrano e la sua armata arrancano tra maceria e nobiltà. La linea del fronte è in rotta: la Cattedrale sorta dalle acque infiamma l'orizzonte e le sue campane muggiscono coi toni della fame più nera.Intanto, a Castel Notturno, tra le ombre di un vecchio rogo i Fratelli di Taglia uniscono le lame per la resistenza finale, mentre un cardinale e i suoi apostoli cospirano per deformare il Regno a propria immagine e truculenza.Luca Mazza e Jack Sensolini costituiscono un duo creativo diabolico. Conosciuti anche come fratelli grimdark, sono i fondatori di Ignoranza Eroica, un movimento letterario che trascende i semplici confini del fantasy per ibridare generi, sperimentazione linguistica e vocabolario pop in un unico, magmatico contenitore. I due autori hanno fondato l’etichetta Lethal Books, fautori di un’estetica manesca che si nutre di pulp, medievalismo, splatter, weird, horror e cyberpunk, hanno all’attivo varie produzioni indipendenti che hanno riscosso notevole successo fra i lettori (dalla "Saga di Taglia" a "Riviera Napalm"). La loro poetica può essere riassunta nel motto "colpi bassi, metriche alte".Attenzione: per i temi trattati e il linguaggio usato questo audiolibro non è adatto ai minori.

  • af Maria Masella
    Fra 73,99 kr.

    "Due settimane, proprio quel giorno... Ma per i teatranti non c’è lutto: un attore va in scena, comunque".Genova, 1854. In una città ancora scossa dai moti del 1849, una piccola compagnia teatrale porta in scena il Macbeth di Shakespeare. Il giornalista Giacomo Arnaldi, repubblicano convinto, si ritrova a indagare sullo spettacolo per più di un motivo. Da un lato, infatti, esso si ricollega a un antico delitto rimasto irrisolto, dall’altro, invece, a condurre attori e attrici è Chiara, figlia del capocomico morto da poco e ostinata nel voler portare avanti il mestiere paterno. Arnaldi, rimasto rapito dalla sua esibizione ne La locandiera, deve assolutamente fare in modo di incontrarla. Ma non sarà facile: Chiara, di indole insicura e poco avvezza alle civetterie da attrice, è da sempre abituata a muoversi dietro le quinte... Così, fra attori e attrici, misteriosi mecenati, incidenti dubbi e speculazioni edilizie, riaffiorano le tracce di un antico delitto che getta la sua ombra inquietante anche sul presente.©2021 Fratelli Frilli Editori (P)2023 Saga EgmontMaria Masella (1948) è una scrittrice italiana. Giallista bestseller, tra i personaggi di successo da lei creati ricordiamo il commissario Antonio Mariani e l'ex poliziotta Teresa Maritano. Maria Masella ha anche vinto due edizioni del Festival internazionale del giallo e del mistero (MystFest) di Cattolica.

  • af Igiaba Scego
    111,99 kr.

    Candidato al Premio Strega 2023, "Cassandra a Mogadiscio" è uno struggente memoir dove affiorano e si intrecciano insieme la travagliata storia del popolo somalo e la storia familiare e autobiografica dell'autrice. Il risultato è un vero e proprio racconto intergenerazionale che parla di identità e colonialismo; dell'Italia e della Somalia e di un possibile, per quanto difficile, perdono.In un unico impasto linguistico dove la lingua del colonizzatore, diventata ora lingua degli affetti, viene costantemente ibridata e intrecciata con la lingua somala, Igiaba Scego ci racconta la storia della sua famiglia e, attraverso questa, la storia della tragedia della diaspora somala. Lo fa nella forma di una lettera scritta alla giovane nipote, Soraya, dietro cui vive la volontà e la necessità di dare voce a una storia scomoda, inascoltata e in parte dimenticata. Una storia fatta di guerra, di traumi, di esilio, ma anche, e soprattutto, di tenace sopravvivenza.Ora restituito alla dimensione orale, a cui da sempre si affida la memoria di ogni popolo, dalla sapiente narrazione di Esther Elisha, "Cassandra a Mogadiscio" accompagna l'ascoltatore in un viaggio intimo ed emotivo, che, mentre lavora sulla rielaborazione di un passato prossimo ancora doloroso, indica, a sua volta, la via per un’integrazione ancora lenta, ma possibile.Igiaba Scego (1974), nata a Roma da genitori somali, è una scrittrice e giornalista italiana nota per i suoi romanzi che esplorano temi legati all'immigrazione, all'identità e alla diaspora somala e per la sua collaborazione con testate quali "La Repubblica", "Internazionale" e "Lo straniero".

  • af Fulvio Tomizza
    111,99 kr.

    Una statua che non dovrebbe esistere più nasconde una storia vecchia di secoli, eppure, nonostante tutto, di un’attualità sconcertante...Pubblicato per la prima volta nel 1984, "Il male viene dal Nord" è un’interessante commistione fra saggio, romanzo storico e racconto autobiografico. Incentrato sulla figura emblematica di Pier Paolo Vergerio il Giovane (1498-1565), vescovo di Capodistria e poi, dopo un processo per eresia, convinto fautore del luteranesimo, il testo si offre a chi legge come la partecipe testimonianza di uno scrittore di frontiera – Fulvio Tomizza – sulla vita di un suo illustre conterraneo, perseguitato in vita a causa delle sue idee e, nondimeno, per la sua nazionalità. Ad alimentare il fascino di Vergerio agli occhi dell’autore fu la constatazione, in parte stupita in parte orgogliosa, di come la statua del vescovo continuasse a sorgere nel centro di Capodistria, anche in piena epoca titina, nonostante la sua identità etnica e la sua personalità profondamente religiosa.Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

  • af Fulvio Tomizza
    58,99 kr.

    La tragedia di un popolo narrata da uno dei più grandi scrittori di frontiera del Novecento.Primo volume della celebre Trilogia Istriana, "Materada" è un romanzo dalle forti tinte autobiografiche, che racconto di un’epoca tristemente ben nota a Fulvio Tomizza: quella dell’emigrazione forzata di migliaia di istriani dalle proprie terre ataviche verso un’Italia ostilmente indifferente alla loro sofferenza. Protagonista del romanzo è Francesco Koslovic, contadino istriano impegnato nel disperato tentativo di conservare la proprietà del terreno su cui lui e il fratello hanno lavorato per una vita intera. Tragedia famigliare, quindi, ma anche collettiva. La storia, narrata senza filtri e con la commossa partecipazione dell’autore, non può lasciare indifferenti...Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

  • af Fulvio Tomizza
    58,99 kr.

    Cosa c’è di più vero, intrigante e spaventoso dei sogni?In una tensione continua fra realtà e illusione, fra lucidità e smarrimento, questi racconti di Fulvio Tomizza offrono uno sguardo inedito sul suo vissuto, su un’interiorità tormentata dall’esilio involontario, dalla guerra, dalla morte e dall’odio. Scegliendo di raccontarci alcuni suoi sogni – che parlano al lettore di nostalgia, di amore e di malinconia – il grande scrittore istriano offre un’ennesima prova del suo valore portando alla luce storie eterne, tragiche e profonde...Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

  • af Fulvio Tomizza
    40,99 kr.

    Tradizioni antiche e tragedie moderne si intrecciano nel dramma inesorabile di una famiglia...Portata in scena una sola volta, nel 1963, al Teatro Stabile "Città di Trieste", "Vera Verk" è la prima pièce scritta da Tomizza. Suggestionato da una storia sentita da bambino – intrisa di pathos popolare e di folklore slavo – l’autore istriano mette così in scena un dramma dal sapore ancestrale, che vede al centro delle vicende la figura tragica di Vera Verk. Siamo nel Carso, in un paesino anonimo degli anni Trenta. La giovane Vera viene data in sposa a un vecchio invalido, ma sembra non poter resistere al richiamo della carne. Il frutto del suo adulterio, consumato col cognato Svaldo, sarà la piccola Rosa. Il senso dell’opera sta tutto nel destino, apparentemente ineluttabile, della figlia di Vera, che di lì a qualche anno sarà chiamata a sposare, in un matrimonio inconsapevolmente incestuoso, il figlio legittimo di Svaldo...Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

  • af Mario Mariani
    73,99 kr.

    "Dei sessant’anni della mia vita quaranta li ho trascorsi all’estero, senza sempre esservi costretto e spesso con piacere; è così piccola questa pallottolina di fango di cui siamo ospiti effimeri che vale la pena, potendo, conoscerla tutta; ogni angolo di mondo amplia l’orizzonte dell’IO".Costretto dalle continue minacce, dagli arresti sommari e dai modi intimidatori delle camicie nere, nel 1926, Mario Mariani decide finalmente di abbandonare l’Italia, disgustato da ciò che ormai è diventata. Trascorrerà i successivi vent’anni a giro per il mondo, facendo i lavori più svariati e senza mai smettere di scrivere. Al suo ritorno in patria, dopo le miserie della Seconda guerra mondiale, darà alle stampe l’intero corpus delle sue opere, fra cui spicca, senza dubbio, "Vent’anni dopo": non un semplice memoriale, né tantomeno una cronaca lacrimevole dei lungi anni da esule. Esso, piuttosto, rappresenta un sunto appassionante e livoroso di quel che Mariani è – come uomo, come artista, come oppositore politico – dopo una vita trascorsa a fuggire e a combattere per ritagliarsi un posto proprio. I testi qui raccolti spaziano fra tutti i temi che l’autore abbia mai avuto a cuore, dalla letteratura alla filosofia, dall’attivismo politico al lavoro, dalle donne agli amici, ai nemici, ai conoscenti e a tutte quelle figure che hanno popolato un’esistenza esemplare, tanto travagliata quanto affascinante...Mario Mariani (1883-1951) è stato un autore e poeta italiano antifascista, conosciuto per la sua profonda esplorazione della psiche umana e delle complessità dell'animo. Attraverso la sua produzione letteraria, ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama della narrativa e della poesia del Novecento italiano.

  • af Fulvio Tomizza
    58,99 kr.

    Dicono che le opere compiute determinino la grandezza di un uomo: ma forse, più ancora di quelle, sono le occasioni mancate, i rimpianti e le trasgressioni a definirlo maggiormente...Con questa full-immersion nella mente e nella sensibilità di Fulvio Tomizza – testimone inestimabile dell’esodo istriano di metà Novecento e scrittore di rara lucidità – non è possibile rimanere indifferenti. I testi qui raccolti sono stati gli ultimi ad essere effettivamente selezionati dall’autore, morto, fin troppo precocemente, nel 1999. Vi si trova di tutto: dai pensieri e le aspirazioni giovanili alle cupe divagazioni della maturità (segnata da un’ostinata chiusura in sé stesso), dalle meditazioni politiche a quelle morali. Di fronte a chi legge si staglia così un monumento al Tomizza uomo a tutto tondo: italofono di ascendenza contadina in un’Istria destinata ad essergli strappata; marito complicato e incostante, ma capace di un amore assoluto quanto disperato; cittadino del mondo, pellegrino intellettuale e avventuriero sentimentale. Insomma, umano, umano, troppo umano...Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

  • af Fulvio Tomizza
    40,99 kr.

    Quando si dice che i sogni sono più grandi di noi.Una misera pulce, dal nome inequivocabile di Saltellina, sogna di poter diventare una grande cantante lirica. Ogni sera fa in modo di assistere a uno spettacolo teatrale, esercitandosi con impegno nella difficile arte del bel canto ma scimmiottando, al contempo, i tipici capricci delle dive. Un ragno, un millepiedi e una zanzara, tuttavia, hanno una sorpresa in serbo per lei...Fulvio Tomizza, oltre a essere stato romanziere e drammaturgo di straordinaria qualità, ha anche firmato alcune fra le più belle pagine di narrativa per l’infanzia che l’Italia ricordi. "Anche le pulci hanno la tosse", a questo proposito, è forse la sua favola più emblematica. Sebbene espressamente rivolta a un pubblico di bambine e bambini, essa non manca di colpire anche il lettore adulto, senz’altro non immune all’ironia e al sottile cinismo che vi si trovano nascosti.Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

  • af Fulvio Tomizza
    58,99 kr.

    Dev’esserci un motivo se la caducità della natura viene spesso, metaforicamente, accostata a quella dell’amore...In una Trieste autunnale, il giovane istriano Stefano Marcovich è ospite presso la prestigiosa famiglia dei Cohen. La figlia Miriam, destinata a diventare sua moglie, si staglia come un faro di stabilità in mezzo a un mare di avventure erotiche sconclusionate, che trascinano continuamente Stefano nel baratro dell’adulterio. L’amore per – e di – Miriam, tuttavia, è più forte di ogni altra cosa: non è solo complicità, affetto, attrazione fisica. Esso, al contrario, è tutto ciò che può essere la natura umana: necessità di sicurezza, ricerca dell’ignoto, paura e disperazione. Con questo romanzo straordinario, che studia l’amore con disincanto e sensibilità, Fulvio Tomizza trasmette a chi legge una celebrazione senza tempo, tanto sincera quanto vivida, del fenomeno più enigmatico fra tutti.Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

  • af Fulvio Tomizza
    58,99 kr.

    Partire, lasciarsi tutto alle spalle e provare a ricostruirsi un’esistenza dignitosa lontano dai mali della vita: la storia più vecchia del mondo, forse, ma anche la più attuale...Frutto di una rigorosa ricerca storica nell’Archivio di Stato di Venezia, "L’abate Roys e il fatto innominabile" ci trascina in un XVI secolo caotico e disastrato. Le antiche reti d’informazione dell’hinterland veneto – che, fin dal Medioevo, facevano capo a uno stuolo di abbazie, attivissime nella gestione del territorio – iniziano in quest’epoca a vacillare. Le notizie sembrano svanire nel nulla, sommerse da un paesaggio inclemente che impedisce loro di muoversi di villaggio in villaggio. È proprio approfittando di questa fortuita circostanza che la protagonista, Cecilia de Facchi, spera di potersi lasciare alle spalle un’ignobile vita da prostituta...Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

  • af Fulvio Tomizza
    73,99 kr.

    A volte, per capire il formicaio, conviene concentrarsi sulle sorti di una singola formica..."Franziska" è probabilmente uno dei romanzi più rappresentativi della poetica di Fulvio Tomizza, già autore, negli anni Sessanta, di una toccante trilogia sui profughi istriani del secondo dopoguerra. Ambientato fra il 1900 e il 1943 in quella che allora si definiva Venezia Giulia, esso segue le sorti di Frančiška Jožefa Skipac, figlia di un umile falegname slavo di San Daniele del Carso. Nel corso della sua movimentata esistenza, funestata dall’assenza di un grande amore ma ricca di eventi e di affetti, Franziska vedrà due guerre mondiali, il crollo dell’antico impero asburgico, l’ascesa del fascismo e di Tito e la resistenza. Ma, più di ogni altra cosa, vedrà il delicato equilibrio di una convivenza multietnica, vecchia di secoli, infrangersi drammaticamente contro la Storia del Novecento...Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

  • af Fulvio Tomizza
    40,99 kr.

    Per raccontare la luce è necessario aver soggiornato a lungo nell’ombra...Pubblicata per la prima volta nel 1974, "Dove tornare" è un’opera particolare all’interno della variegata produzione letteraria di Fulvio Tomizza. Sotto certi aspetti, lo si potrebbe considerare il quarto romanzo della serie dedicata al proprio alter-ego Stefano Markovich, se non fosse che questo non è un romanzo. Si tratta piuttosto di un quaderno di riflessioni, strutturato attorno a quattro lettere, più o meno vere, indirizzate a una professoressa boema, cattolica dissidente, che l’autore considera un’anima affine. Si parla di Mitteleuropa, di case di campagna e di amicizie romane, senza che venga mai meno – neanche una volta – l’occhio divertito e al contempo indagatore di Tomizza, che qui si offre ai lettori in tutta la propria sincera fragilità.Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

  • af Fulvio Tomizza
    73,99 kr.

    A volte la verità è così ovvia da nascondersi meglio di qualsiasi improbabile segreto...In un’inedita – almeno per Tomizza – commistione fra romanzo storico e giallo, "Gli sposi di via Rossetti" racconta la vicenda di un misterioso duplice omicidio e dell’indagine, condotta privatamente e a distanza di anni, da uno scrittore interessato alla cronaca locale. A monte di tutta la vicenda c’è Trieste nel 1944, occupata dalle truppe tedesche e coinvolta suo malgrado in una guerra sanguinosa. Sullo sfondo del terribile conflitto etnico fra italiani e sloveni, una giovane coppia viene trucidata, apparentemente senza motivo. Il mistero della morte dei due sposi, tuttavia, si perde fra le molte vicissitudini della guerra e degli anni successivi. Almeno fino a quando lo scrittore, negli anni Settanta, non trova un plico di lettere enigmatiche, che potrebbero fare nuova luce su quel vecchio caso dimenticato...Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

  • af Fulvio Tomizza
    73,99 kr.

    Puoi fuggire dalla guerra, dalla fame e dalla distruzione della patria, ma non puoi allontanarti dalle nefandezze del tuo spirito...Pubblicato per la prima volta nel 1990, "I rapporti colpevoli" è un romanzo parzialmente autobiografico, attraverso cui Fulvio Tomizza ripercorre mezzo secolo di vicissitudini famigliari nella sciagurata terra di confine dell’Istria. Al centro della narrazione – affidata fittiziamente al fratello del protagonista – c’è il matrimonio fra Flavio ed Ester, funestato dai continui tradimenti di lui ma sorretto dall’amore incondizionato di lei. Sullo sfondo dei crudeli sviluppi geopolitici del Novecento, che vedranno il comune di Giurizzani entrare a far parte della neocostituita Jugoslavia di Tito, il racconto dipinge un affresco, tanto vivido quanto cinico, di un’esistenza sospesa fra più poli: più case, più patrie, più amori...Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

  • af Anton Giulio Barrili
    58,99 kr.

    "La marchesa fece il giro di valzer che aveva concesso ad Ascanio; ne fece anzi per compiacenza un secondo, trascinando il suo cavaliere, che già accennava a fermarsi; ne fece un terzo per la buona misura; poi si arrestò".La marchesa di Mezzaterra è il tipo di persona che ogni uomo desidera e ogni altra donna invidia. Bella, aggraziata, dai modi di fare aperti ma mai volgari, Graziana fa ben presto breccia nel cuore dell’avvocato Ascanio Marini. Egli, nonostante sia un autentico gentiluomo, con scarsa inclinazione al flirt, la conosce in occasione di un ballo estivo, nel sontuoso scenario di un’elegante villa a Tivoli. I due si rincontreranno, inseguendosi in una replica infinita di quel valzer che, per la prima volta, li aveva uniti in un abbraccio di desiderio. La bella Graziana, già sposata e condannata a una vita troppo piccola, in una Bologna angusta e borghese, si insinuerà anche in chiunque ne leggerà la storia, tanto drammatica quanto estremamente moderna...Anton Giulio Barrili (1836-1908) nasce a Savona. Laureatosi in Lettere e Filosofia a Genova, nel 1859 si arruola volontario nell’esercito piemontese, partecipando a varie campagne militari al seguito di Garibaldi. Nel corso della sua vita, segnata dall’esperienza risorgimentale, fonda due riviste (L’occhialetto e Il Caffaro) e collabora come redattore al San Giorgio. Assume inoltre la direzione delle riviste Il Movimento (1860) e La Domenica Letteraria (1884). È stato autore di poesia e di commedie, firmando inoltre una cinquantina di romanzi.

  • af Fulvio Tomizza
    58,99 kr.

    Il dramma dell’emigrazione sulla pelle di una madre con il neonato al seno: una raffigurazione senza tempo, emblema della sofferenza di tutte quelle persone che sono costrette a lasciare la propria terra in cerca di un futuro migliore...Secondo volume della celebrata Trilogia Istriana, "La ragazza di Petrovia" è un romanzo che racconta la delicata fase di inserimento delle migliaia di profughi istriani nell’Italia appena uscita da un disastroso conflitto mondiale. Ammassati nei cosiddetti "campi di raccolta", questi italiani, sfuggiti a Tito e alle rappresaglie antifasciste, scopriranno di non essere affatto i benvenuti. Protagonista del romanzo è Giustina, giovanissima profuga che si ritrova a dover portare avanti la gravidanza nonostante un contesto sociale così drammatico. Un libro che racconta la tragedia eterna dell’emigrazione, dell’intolleranza e dell’odio, riportando a galla eventi storici che l’opinione pubblica italiana ha scelto di dimenticare troppo presto.Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

  • af Ugo Mazzotta
    96,99 kr.

    "C’è sempre qualcosa di osceno nella morte. Anche quando non è la conseguenza di un gesto violento, anche quando arriva nel sonno, dopo il suo passaggio ciò che rimane è un corpo indifeso, esposto alla curiosità altrui. La scena che il commissario Prisco aveva davanti agli occhi tuttavia, peggio che oscena, feriva per la sconcezza..."Un avvocato viene ucciso con due colpi di pistola alla testa e abbandonato nel gabinetto di una stazione di servizio. Chi era quell’uomo, e cosa mai avrà fatto, per meritarsi una fine così indecorosa? Queste le prime domande che si fa il commissario Prisco, impegnato ad indagare sul fattaccio fra diroccate strade di montagna. Ben presto, comunque, molti dei suoi dubbi saranno sciolti dalla certezza di trovarsi di fronte a una brutta storia di strozzinaggio. Fra coloro che sono caduti vittime dell’usuraio sarebbero in tanti, pensa Prisco, ad aver avuto sia un buon movente che la perfetta occasione per colpire. Ma siamo sicuri che la verità sia così scontata?©2023 Todaro Editore Srls (P)2023 Saga EgmontUgo Mazzotta nasce a Napoli nel 1956. Medico legale di professione e bassista per hobby, è da sempre un avido lettore, appassionato di gialli, thriller e horror, come anche di Calvino e di Bulgakov. Nel 2002 esordisce col suo primo romanzo, "Commissariato di polizia La Bella Napoli", cui ne faranno seguito altri otto. Considerato uno dei più interessanti autori di noir all’italiana, ha collaborato alla scrittura di alcune stagioni del poliziesco televisivo "RIS – Delitti imperfetti" ed è vicepresidente dell’associazione culturale Napolinoir. Fra i suoi romanzi più apprezzati si possono ricordare "Indagine privata" (2005), "Merce di scambio" (2011) e "Mia o di nessuno" (2019).

  • af Elizabeth Horn
    118,99 kr.

    Mord und Dolce VitaSchon wieder ein Mord in Limone! Dabei wollte sich Commissario Angelotti doch der neuen Frau an seiner Seite widmen. Da sind rasche Ermittlungen gefragt!Am schönen Gardasee geht es mörderisch zu. Sehr zum Leidwesen von Commissario Fabio Angelotti, der endlich mehr Zeit mit seiner neuen Liebe Charlotte verbringen will. Da kommt der gewaltsame Tod einer jungen Frau höchst ungelegen. Zumal Angelottis Vorgesetzter auf eine schnelle, geräuschlose Aufklärung des Falles drängt. Denn bei der Toten handelt es sich um eine Prostituierte, deren Dienste auch der Polizeichef schon in Anspruch genommen hat. Würde dies bekannt, wäre es mit dem Ruf der gesamten Zunft vorbei. Zähneknirschend nimmt Commissario Angelotti die Fährte auf und hat schon bald alle Hände voll zu tun, seine Charlotte einzubremsen. Denn die hat ihren kirminalistischen Spürsinn entdeckt und lässt es sich nicht nehmen, eigenmächtig in Angelottis Fall zu ermitteln.Elizabeth Horn, geboren in den USA, kam im Vorschulalter nach Deutschland. Nach dem Germanistikstudium arbeitete sie in der Erwachsenenbildung und unterrichtete Englisch auf allen Leistungsebenen. Heute widmet sie sich vorwiegend dem Schreiben. Ihre Liebe zum Gardasee entdeckte sie während ihrer Hochzeitsreise. Grund genug, das Urlaubsdomizil zum Schauplatz ihrer neuen Krimi-Reihe zu machen.

  • af Paolo Regina
    96,99 kr.

    Un noir appassionante, un lungo e tortuoso viaggio nella mente di un serial killer e nei segreti di una città di provincia apparentemente placida e innocua, che darà al lettore l’occasione per scoprire come, a volte, ciò che sembra follia è solo la somma di infinite ingiustizie.In una Ferrara stretta nella morsa di un inverno particolarmente rigido, quattro noti esponenti della ricca borghesia locale vengono trucidati, l’uno dopo l’altro, con modalità efferate.Accanto a ciascun cadavere l’assassino lascia una sorta di "firma", oggetti apparentemente ordinari, ma dal misterioso valore simbolico. Un sottile filo rosso-sangue difficile da decifrare.Dell’indagine viene incaricata una vice questora dal nome straniero, Uta Keller, fredda come quell’inverno e altrettanto pungente.Anche Gaetano De Nittis, brillante capitano della Guardia di Finanza, solitario, anarcoide e amante del blues, è coinvolto nell’inchiesta, di supporto alla poliziotta. E sarà proprio grazie all’umanità e all’intuito del finanziere che si arriverà all’inaspettata soluzione...©2022 Società Editrice Milanese (P)2023 Saga EgmontPaolo Regina, avvocato, ha insegnato discipline economiche alla facoltà di Lettere dell’Università di Ferrara, città dove vive. È anche docente di comunicazione e public speaking in corsi per manager e imprenditori. Con SEM ha pubblicato "Morte di un antiquario" (2018) e "Morte di un cardinale" (2019) e "Da quanto tempo non piangi, capitano De Nittis?" (2021).

  • af Paolo Malaguti
    73,99 kr.

    Italia, anni Venti. La Grande Guerra è finita da qualche anno, ma il Monte Grappa è ancora presidiato dall’esercito. Un giovane del contado si spinge sulla montagna in cerca dei resti di vettovaglie in scatola, di rame e di piombo da rivendere. A valle, infatti, la situazione è disperata, e i civili non sanno più come riuscire a campare. Sullo sfondo di uno sciacallaggio disperato e drammatico, però, la maestosità del Grappa sembra guardare alle quisquilie umane dall’alto in basso. Attorno al Monte, infatti, orbita un intero universo in sfacelo: una civiltà plurisecolare al tramonto, antiche economie che si scontrano con la più brutale modernità. Un romanzo struggente, che racconta in modo inedito una delle pagine più cupe della storia italiana.Paolo Malaguti nasce a Monselice nel 1978. Dopo aver esordito, nel 2009, con "Sul Grappa dopo la vittoria", pubblica il saggio "Sillabario veneto: viaggio sentimentale tra le parole venete" (2011). Da allora, la sua produzione si è distinta per l’alternanza fra libri di saggistica – sempre incentrati sul suo amato Veneto – e romanzi che spaziano dal genere storico al fantasy. Fra i finalisti sia del Premio Strega (2016) che del Premio Campiello (2019), si è aggiudicato il Premio Internazionale di Letteratura Città di Como con "L’ultimo Carnevale" (2019), il Premio Biella Letteratura e Industria con "Se l’acqua ride" (2021) e il Premio Mario Rigoni Stern con "Il Moro della cima" (2022). Al momento insegna lettere nelle scuole di Treviso e Vicenza.

  • af Dante Alighieri
    77,99 kr.

    Frightened and helpless, Dante is desperate to join his Beloved Beatrice at the gates of Heaven. But fate and fear have other plans. He’s sins have landed him at the beginning of a soulless and sacrilegious journey. He must now climb through Hell in search of redemption. There’s only one way in, with little way out.As Dante cleanses his soul, he journeys through the nine circles of Hell and seven terraces of Purgatory. Who will he meet along the way? And what wrongs have they reckoned with to end up in God's burning Inferno? And most importantly, can Dante reach redemption to secure his seat in Heaven?Celebrated as a cultural pillar of religious understanding, ‘The Divine Comedy’ is a must-read poetic narrative for fans of T.S. Eliot's ´The Waste Land´ and John Milton's ´Paradise Lost´.Dante Alighieri (1265-1321) was an Italian poet, writer and philosopher, celebrated as the ‘father’ of the Italian language. His ‘Divine Comedy’ is widely celebrated as one of the most important poems of the Middle Ages and the greatest literary works in the Italian language. The work was instrumental in shaping the Western world’s understanding of Hell, Purgatory and Heaven and continues to influence depictions across all art forms today.